Più sei ricco meno paghi: il gioco del fisco che non piace agli italiani

Il Fisco italiano avrebbe tante cose da aggiustare, visto che da almeno tre anni fa storcere il naso agli italiani stessi, come? Lo vediamo

Più sei ricco meno paghi: il gioco del fisco che non piace agli italiani
Fonte foto: (Pixabay)

Tasse agevolate e movimenti fiscali in favore dei più ricchi, che piacciono anche agli investitori stranieri, ma che vanno a discapito dei tantissimi “comuni mortali”. Agli italiani, il sistema fiscale del Paese inizia a non piacere più.

Hai tanti soldi, allora pagherai di meno. Questo, effettivamente il format proposto dall’Italia, a cui piace far girare l’economia grazie all’ingresso dei supermilionari che hanno capito il particolare gioco, ma che fa storcere il naso a milioni di persone, contemporaneamente.

Meno tasse se porti più soldi, come funziona

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Il sistema fiscale presente in Italia da più o meno un triennio piace sempre più ai ricchi, ma non viene compreso, anzi è mal visto dai normali cittadini. I facoltosi, anche stranieri, vengono invece di proposito nel Paese a forma di stivale, proprio per godere di certe agevolazioni.

In pratica, l’imposta forfettaria approvata dal Governo nel 2017, consente di approfittare del regime agevolato e quindi riduce di gran lunga le tasse e per questo a chi ha una bella somma da investire pensa all’Italia. Secondo alcune indagini, sono ben 421 i super ricchi che dall’estero, si sono trasferiti entro le mura italiche ringraziando questo speciale sistema fiscale.

In un pezzo molto attuale de Il Messaggero, Michele Di Branco spiega: “L’offerta dell’Agenzia delle Entrate è succulenta: chi prende la residenza fiscale in Italia viene sottoposto alle aliquote Irpef ordinarie, ma sui redditi che si continuano a produrre fuori dai nostri confini l’erario chiede una bazzecola. Vale a dire 100 mila euro di imposta sostitutiva rigida, a prescindere dagli introiti maturati. Che ammontino a milioni di euro o meno”.

Il sistema pro-ricchi, è molto gradito da britannici e francesi in prima linea, ma anche a svizzeri, russi, brasiliani e statunitensi. Vero, probabilmente l’economia girerà anche grazie a questa mossa astuta, ma cosa penseranno i commercianti che fanno sacrifici per arrivare a fine mese, quando leggeranno di questi sgravi fiscali per i più abbienti?

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