Bambino 12enne evita strage familiare: “Papà vuole ucciderci”

Ad Ivrea un bambino di appena 12 anni ha chiamato di nascosto i carabinieri facendo arrestare il padre che stava minacciando la madre e i fratellini

bambino telefono
Fonte Pixabay

Un angelo sceso dal cielo ha evitato l’ennesimo femminicidio. Un bambino di 12 anni di Ivrea ha salvato la madre e i suoi fratelli più piccoli. Come ha fatto? Ha preso un cellulare e di nascosto ha digitato il 122 chiamando le forze dell’ordine. Un’operazione non propriamente semplice per un ragazzino di quell’età, che stufo dei continui atteggiamenti violenti del padre ha deciso di mettere la parola fine sulla vicenda.

I carabinieri sono accorsi prontamente e hanno tratto in arresto l’uomo, un 33enne di origine romena disoccupato e con precedenti. Inoltre con la moglie era in atto la separazione, dovuta proprio alla mancanza di un rapporto idilliaco. Infatti è stato colto in fragrante mentre sfoderava un coltello e minacciava i presenti in casa.

Il tutto avvenuto in stato di ebbrezza che ha accentuato ancor di più la sua rabbiosa reazione. Ma non finisce qui. Ha violato il divieto di avvicinamento disposto dal giudice nei confronti della donna e dei tre figli dopo l’arresto avvenuto nel mese di giugno ad opera dei carabinieri di Cuorgnè (provincia di Torino).

Bambino chiama carabinieri dopo ennesimo episodio di violenza del padre

Carabinieri
Fonte foto: (Getty Images)

Tornando all’eroe della vicenda, il bambino con poche semplici parole ha fatto capire ai militari la gravità della situazione: “Aiuto papà vuole ammazzarci”.

Un gesto di disperazione visto che il padre in passato aveva perpetrato diverse lesioni alla madre ed era stato arrestato. Per effetto di tutti questi episodi reiterati il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Al tribunale di Ivrea intanto è in corso un processo per altri tre avvenimenti analoghi avvenuti nel 2018. Insomma, stavolta è andata bene, ma queste losche vicende fanno tornare in auge il problema della sicurezza delle donne, che rimane al momento ancora irrisolto. Purtroppo il lockdown non è stato benevolo sotto questo punto di vista, anzi, i femminicidi sono aumentati del 5% se si prende in considerazione il medesimo periodo del 2019.

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