Migranti, come essere illegali: le istruzioni web per superare i confini

Crescono sempre di più i blog che offrono informazioni ai migranti sulle rotte da seguire e che svelano i trucchi su come corrompere le forze dell’ordine 

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Fonte Instagram – @informazione365

Una nuova moda sta spopolando sul web. Si tratta di blog e siti internet che contengono informazioni su come attraversare i confini di un altro stato in maniera illegale. Delle guide sull’immigrazione che naturalmente stanno riscuotendo grande successo visto che molti prima di partire le consultano per arginare gli ostacoli che potrebbero frapporsi sul loro cammino.

A far partire l’idea sono stati dei giovani videoblogger di origini magrebine che hanno filmato e raccontati i loro viaggi, elaborando dei veri e propri itinerari. Ancor più clamorosa la parte riguardante la corruzione delle forze dell’ordine, che in alcuni casi si sono “venduti” in cambio di tangenti.

Blog istruzioni per migranti: i più seguiti del web

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Fonte Instagram – @a_pechino_col_pandino

Alcuni sono diventati delle vere e proprie star del web, come ad esempio l’influencer marocchino Zouhir Bounou (noto anche con il nome di Zizou Vlogs). Realizza spesso documentari sui suoi viaggi ricchi di imprevisti. I numeri sono da capogiro e tra le sue imprese si può menzionare anche  l’ingresso negli Stati Uniti dopo aver attraversato in maniera del tutto illegale ben dieci confini. Una sorta di “genio” diventato un modello di riferimento per chi come lui nutre la voglia smisurata di cambiare vita.

L’emulazione è praticamente scontata visto che i racconti sono spesso intrisi di particolari mozzafiato e soprattutto dalla prospettiva di un’esistenza tranquilla e con meno difficoltà rispetto ad alcuni paesi del continente nero.

I “decaloghi” prevedono dei particolari sulle rotte, i trafficanti con cui partire e soprattutto i metodi per convincere le forze dell’ordine a dare il via libera. La vera chicca riguarda il comportamento da avere nel caso si venga scoperti. Per evitare l’espulsione è bene dichiarare di essere un minore libico ed il gioco è fatto.

Ma come è possibile che nessuno riesca ad arginare questo fenomeno di dominio pubblico? Semplice, i blogger ovviamente si avvolgono della lingua araba che nonostante le varie sfaccettature è compreso indistintamente da tutti i popoli nordafricani. Le autorità occidentali e americane invece hanno il problema di dover tradurre il tutto. Una vera e propria impresa se si considera il coefficiente di difficoltà dell’idioma. Insomma un altro bel grattacapo da risolvere, ma oggi con tutti gli interpreti che esistono non può essere un compito così arduo.

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