Partite Iva, novità sulle tasse: sì alle rate, addio a saldi e acconti

La rivoluzione fiscale tanto attesa, potrebbe essere presto attuata. Tante le novità proposte per le partite Iva, scompaiono saldi ed acconti

Partite Iva, novità sulle tasse: sì alle rate, addio a saldi e acconti
Fonte foto: (Pixabay)

Una rivoluzione fiscale è quello che ci vorrebbe, secondo tanti italiani, per quanto riguarda lo snellimento burocratico e magari, anche un calo della pressione fiscale. Qualcosa si starebbe muovendo, per quanto riguarda le partite Iva. Verso l’estinzione, le opzioni di acconto e saldo, che non farebbero altro che portare i contibuenti ad anticipare parte delle tasse per l’anno successivo.

C’è chi si sta muovendo per delle soluzioni, tra cui Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate che starebbe pensando ad una vera riforma fiscale da proporre al Governo. Sembra che la sua idea piaccia, punto di forza, proprio l’abolizione di acconti e saldi, in favore di una cash flow tax.

Ruffini avrebbe ideato uno speciale sistema fiscale, basato su prelievi mensili calcolati direttamente dall’AE che il contribuente ha il diritto di autorizzare, andando a ridurre quello che è un alto numero di adempimenti fiscali per aziende e partite Iva. Il sistema fiscale verrebbe quindi automatizzato. Oggi invece, i proprietari di partita Iva sono affiancati solo dai loro consulenti che devono calcolare imposte per anno in corso e quello successivo, andando a pagare il saldo delle tasse dell’anno in corso e l’acconto per il successivo.

La riforma che conviene anche allo Stato

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Secondo Ruffini questo sistema capace di generare continui debiti e crediti che lascia i contribuenti con qualcosa sempre in sospeso, sarebbe ora diventato obsoleto. Nella sua idea, sarebbe l’Agenzia delle Entrate stessa a dover calcolare l’ammontare delle tasse da pagare su base mensile. Al contribuente, l’ultimo passo, quello di accertarsi che non ci siano errori ed accettare semplicemente l’addebito.

Questo movimento, conviene eccome allo Stato, oltre a liberare 4 milioni di contribuenti da un calendario di scadenze fiscali sempre pesante. Ruffini crede che il nuovo modello andrebbe a sbloccare un flusso costante di entrate.

Sull’argomento, è intervenuta anche la viceministra Laura Castelli, riferendo al Messaggero: “Come ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate ci abbiamo lavorato per qualche mese e ora siamo pronti a dire addio all’attuale sistema di acconti e saldi, per sostituirlo dal primo gennaio 2021 con uno più semplice e immediato. Il sistema di acconti e saldi genera confusione e burocrazia inutile per circa 4 milioni di contribuenti, che ogni anno vivono con preoccupazione il periodo delle scadenze. In questo modo non ci si dovrà più preoccupare di accantonare una somma per le imposte dell’anno successivo che ancora non si sa come andrà, ma si pagheranno le tasse solo su quanto già effettivamente guadagnato. Il progetto prevede il passaggio a un sistema di pagamento basato sugli incassi e le spese effettive. Un metodo di cassa, insomma”.

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