Incentivi auto 2020: bonus fino a 3500 euro per modelli mild hybrid

Gli incentivi auto 2020 previsti dal Decreto Rilancio sono un’occasione da non perdere, soprattutto per i veicoli ibridi. Ecco quanto si può risparmiare

Incentivi auto 2020
Fonte Pixabay

In un periodo in cui bonus e agevolazioni sono all’ordine del giorno, non poteva mancare uno strumento a sostegno degli automobilisti. Gli incentivi auto 2020 sono una ghiotta occasione per sostituire la propria vettura vecchia con una nuova che possibilmente abbia le caratteristiche di mild hybrid.

Nello specifico, sono auto con motore a combustione interna dotate di una macchina elettrica che in alcune fasi sostituisce il motore. Questi modelli ibridi leggeri rientrano nella terza fascia, ovvero quelli con emissioni CO2 da 61 a 110 g/km.

Dunque, spostando il focus sull’aspetto economico si può arrivare ad ottenere un beneficio di ben 3500 euro. C’è però una condizione tassativa da rispettare, ovvero la rottamazione di una vecchia macchina che abbia almeno 10 anni. In questo modo si possono avere ben 1500 euro di ecobonus a cui vanno aggiunti 2000 euro di sconto concessionario.

Esiste anche la possibilità di poter avere degli incentivi senza rottamazione dell’usato, ma in questo caso le cifre vengono arrotondate al ribasso. Nello specifico l’ecobonus ammonta a 750 euro mentre lo sconto concessionario è di “soli” 1000 euro.

Incentivi auto 2020: quali sono le vetture ibride coperte dal bonus?

Incentivi auto 2020
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Una volta compresi i vantaggi dell’affare, non rimane altro che capire quali vetture possono essere acquistate tramite questo allettante strumento. Sono molteplici e tutti di grande prestigio. Eccone alcune tra le più rinomate: Audi A3 SP 1.5, Audi A3 Sedan 1.5, BMW Serie 3 2.0, BMW Serie 3 Touring 2.0, Fiat 500 1.0, Fiat Panda 1.0, Fiat Panfa 1.0 City Cross, Ford Fiesta 1.0, Ford Focus 1.0, Ford Focus Wagon 1.0, Ford Focus Active 1.0, Ford Focus Active Wagon 1.0, Ford Puma 1.0. 

Naturalmente ci sono tantissime altre automobili acquistabili grazie a questo modo. Sono comprese anche le Euro 6 sia a benzina che a diesel. Insomma, un modo per dare nuova linfa ad un settore gravemente danneggiato a causa del fermo imposto dal lockdown e al tempo stesso contribuire alla sostituzione di auto vecchie e altamente inquinanti. Il momento è propizio e non approfittarne sarebbe un grave errore.

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