Smart Working: incremento platea beneficiari: chi ne ha diritto?

Il Decreto Rilancio apre ulteriormente gli orizzonti per quanto concerne lo smart working sia nel settore privato sia delle pubbliche amministrazioni

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Fonte Pixabay

Il futuro di molti lavoratori sarà in smart working. Già prima dell’avvento del Covid-19 questa possibilità si stava sempre più diffondendo per via degli innumerevoli vantaggi che comporta sia per i datori che per i dipendenti.

Adesso che la pandemia ha rivoluzionato le abitudini delle persone si fa ancora più largo questa ipotesi di spostare a casa il proprio ufficio. A tal proposito nel Decreto Rilancio sono state inserite delle novità rilevanti, che avranno degli effetti su diverse categorie. Andiamo a vedere di quali si tratta e quali sono le condizioni che consentono di avere la possibilità di lavorare comodamente da casa.

Smart Working: le categorie che possono beneficiarne

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In base all’articolo 90 del Decreto Rilancio, è stata ampliata la platea degli smart worker. Per effetto della fase storica mondiale che stiamo vivendo, i “privilegiati” sono coloro che sono esposti maggiormente al rischio del contagio e agli effetti del coronavirus, ovvero immunodepressi, pazienti con malattie oncologiche e coloro che già in passato sono stati sottoposti a terapia salvavita.

L’altro parametro è che la mansione svolta sia in linea con i principi dello smart working. Qualora non sia così rimane tutto invariato, vista l’impossibilità di garantire al soggetto questa condizione.

Discorso diverso per gli impiegati delle pubbliche amministrazioni. L‘articolo 263 del decreto prevede che almeno fino al 31 dicembre 2020 potranno essere erogati servizi in modalità flessibile e potranno essere programmati degli appuntamenti con gli utenti. Il tutto può avvenire anche in modalità digitale e non necessariamente faccia a faccia.

Dunque, un modo per tutelare chi può fare a meno di doversi spostare di casa per raggiungere il luogo di lavoro. Aziende e uffici sono notoriamente ambienti che favoriscono gli assembramenti. Almeno fino a clamorose novità da un punto di vista sanitario è bene attuare qualsiasi precauzione volta ad evitare possibili situazioni di contagio, per questo ora più che mai lo smart working è uno strumento fondamentale.

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