Coronavirus, Banca d’Italia: milioni di famiglie hanno da vivere per tre mesi

Oltre la metà della popolazione italiana dichiara di avere subito una drastica diminuzione di entrate economiche. Il messaggio di Bankitalia è poco rassicurante.

C’è crisi in Italia. Forse ancora in gran parte sommersa perchè tra un piccolo bonus e gli aiuti dei familiari, gli italiani si stanno arrangiando in attesa di tempi migliori.

Ma è la Banca d’Italia a rivelare ciò che per ora è rimasto finora nascosto, forse anche per pudore e orgoglio. “Un terzo delle famiglie ha riserve solo per 3 mesi”. Il messaggio non lascia spazio a interpretazioni, il coronavirus ha messo in ginocchio milioni di italiani,

 Spesa, supermercato, famiglia, coronavirus

“Oltre la metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare dopo le misure adottate per il contenimento” del Covid-19. E’ quanto emerge dall’indagine straordinaria sulle famiglie condotta dalla Banca d’Italia.

“Più di un terzo delle famiglie – si legge – dichiara di disporre di risorse finanziarie sufficienti per meno di 3 mesi a coprire le spese essenziali della famiglia in assenza di altre entrate”.

L’impatto è stato particolarmente severo per i lavoratori indipendenti”, spiega ancora Bankitalia, sottolineando che “quasi l’80% ha subito un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare”.

 

Quasi il 40% degli individui indebitati dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi. “La quota – si legge nell’indagine – è più elevata nel Centro e nel Mezzogiorno”.

A questo proposito, sempre secondo il report, solo un terzo di chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria mutui. Fra coloro che hanno un finanziamento per credito al consumo la percentuale di individui in difficoltà con il pagamento della rata è del 34%”.

Di conseguenza l’emergenza sanitaria incide negativamente sulle aspettative di spesa degli italiani: circa il 30% della popolazione dichiara di non potersi permettere di andare in vacanza la prossima estate e quasi il 60% ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi.

LEGGI ANCHE -> Vitalizi: senatore una settimana 2.300 euro al mese per sempre

LEGGI ANCHE -> Governo Conte, sempre più auto blu, Meloni: un affronto

Impostazioni privacy