Conte contro gli imprenditori: “respinta la proposta di rinviare le tasse”

Respinto l’emendamento della Lega che chiedeva di rinviare il pagamento delle tasse in autunno, se non a fine anno. La scadenza è fissata per il 20 luglio e guai a ritardare di un giorno!

Una cattiva notizia. Oltre il danno, la beffa: ora se si ritarda il pagamento delle tasse anche di solo un giorno, sono previste sanzioni pesanti.

La maggioranza ha respinto l’emendamento della Lega per far slittare le scadenze fiscali per le imprese. E Matteo Salvini lo annuncia subito su Twitter. “BOCCIATO“, in maiuscolo, con 4 punti esclamativi.

Ma non vuole esprimere entusiasmo, solo amarezza. L’emendamento della Lega suggeriva come “rinviare i saldi e acconti Irpef/Ires. […] Avremmo aiutato milioni di italiani che a luglio non possono pagare le tasse, ma il governo se ne frega” – ha detto il numero uno del Carroccio.

Salvini non si risparmia contro il premier Conte: “Con una mano ci invita a Palazzo Chigi e con l’altra massacra gli imprenditori…”. 

Respinta la proposta di rinviare le tasse, attenti alla scadenza

Un primo rinvio, in effetti c’era stato. Dal 30 giugno al 20 luglio. Ma i contribuenti che cercavano un aiuto dello Stato dopo la grave crisi derivata dal lockdown, si sono sentiti dire di no.

Il ministero Gualtieri aveva annunciato nei giorni scorsi una proroga al 20 luglio per i pagamenti di Irpef, Ires e Iva in scadenza al 30 giugno.

E c’è una ‘sorpresa’ dietro l’angolo: se tardi di qualche altro giorno finiremo per pagare altri interessi. Le imposte potranno dunque essere pagate entro il 20 luglio senza interessi e dal giorno successivo con una maggiorazione dello 0,40%

Il Dpcm dello sdegno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.

 

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