Maura e Fulvio Gambirasio, chi sono i genitori di Yara Gambirasio?

Yara Gambirasio è scomparsa ormai diversi anni fa, la lunga battaglia dei suoi genitori è stata davvero dura: ecco chi sono Maura e Fulvio

Maura e Fulvio Gambirasio, chi sono i genitori di Yara Gambirasio?
Maura e Fulvio Gambirasio, Fonte foto: Instagram (FanPage – https://www.instagram.com/p/CAc-IUkqczh/)

Il caso della scomparsa di Yara Gambirasio, avvenuta ormai nel lontano 26 novembre 2010, ha lasciato l’intera Italia senza parole soprattutto per la terribile efferatezza dell’atto e per lo svolgimento in seguito.

Il processo per stabilire come siano andati i fatti e il colpevole è durato circa 8 anni. Il caso si è poi concluso con la condanna a Giuseppe Bossetti ritenuto l’unico colpevole dell’intera vicenda.

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I genitori della 13enne, Maura e Fulvio, hanno combattuto allungo la terribile battaglia che mai un genitore vorrebbe ritrovarsi ad affrontare.

Maura, nel corso dei diversi processi, si è mostrata una donna davvero molto forte e, durante un colloquio con il pm avvenuto nel 2015, rispose alle domande del pubblico ministero in maniere secca e senza mai guardare Bossetti in faccia.

Chi sono Maura e Fulvio Gambirasio? Le dichiarazioni dei genitori di Yara

Il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio ha lasciato l’intera Italia senza parole, ma alla fine i genitori dell’allora 13enne, Maura e Fulvio, hanno ottenuto giustizia e Giuseppe Bossetti è poi finito in carcere anche se la vicenda è ancora in corso e qualche mese fa l’uomo ha chiesto ulteriori indagini.

Maura e Fulvio hanno combattuto allungo per scoprire la verità e in tribunale hanno spesso raccontato com’era la loro adorata figlia. Il papà di Yara, durante una testimonianza raccontò com’era per lui sua figlia: “Era il collante, il sale della nostra famiglia, ogni cosa la faceva con una capriola, una giravolta. Era sempre allegra e sorridente: era il prezzemolo della nostra famiglia, la mascotte di casa”.

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L’uomo non si è mai capacitato e anche durante i processi ha provato a capire, comprendere se lui stesso avesse potuto compire qualche atto da permettere prima il rapimento e poi l’uccisione di sua figlia, in merito ha dichiarato: “ho chiesto a mia moglie di dirmi il nome. Quando lo ha fatto, mi sono sentito sollevato perché non lo conoscevo”.

 

 

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