Caso Bossetti, il delitto di Yara Gambirasio: aggiornamento sentenza

Il delitto di Yara Gambirasio uccisa da Massimo Bossetti ha sconvolto i vari paesini del bergamasco: ecco tutti gli aggiornamenti della sentenza.

Yara Gambirasio e Massimo Bussetti (fonte Instagram @crimeworld__)
Yara Gambirasio e Massimo Bussetti (fonte Instagram @crimeworld__)

Il caso di cronaca nera sulla tredicenne Yara, nel 2010, ha sconvolto tutto l’interland bergamasco. Il corpo della ragazzina di Brembate di Sopra era stato ritrovato senza vita dopo tre mesi di ricerche sul territorio da parte della polizia.

Solo otto anni più tardi il suo ritrovamento, Bosseti è stato dichiarato colpevole e condannato in via definitiva all’ergastolo.

I suoi difensori, dopo la sentenza, hanno cercato di fare ricorso ma anche la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichirato inammissibile il tentativo dei legali.

Al momento una delle poche cose ottenute da Bossetti è quella di essere stato trasferito al carcere di Bollate a Milano dove gli è consentito lavorare.

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Caso Bossetti: ecco tutti gli aggiornamenti sul delitto di Yara Gambirasio

Bossetti (fonte da Instagram @news.newstv)
Bossetti (fonte da Instagram @news.newstv)

Da sempre il carpentiere di Mapello si dichiara innocente e di essere estraneo ai fatti. E soprattutto anche con l’appoggio della difesa, l’uomo ritiene che quel Dna ritrovato non sia il suo.

Proprio per questo la Corte d’Assise di Bergamo ha concesso ai legali di Bossetti di accedere alle prove ed esaminare i reperti di indagine.

La difesa dell’ergastolono punta a confutare quella traccia genetica che è stata la base di tutto il processo. Infatti in base all’esame del Dna, l’Ignoto 1 e l’imputato coincidono.

Per gli avvocati, invece, quella traccia può essere riconducibile ad altri 54 campioni da poter analizzare.

Per il momento rimane tutto fermo. Nel frattempo la moglie di Bossetti, Marita Comi grida a gran voce di non aver sposato un assassino e di essere sicura dell’innocenza del marito.

Questa ora è costretta a crescere da sola tre figli e a dover vivere in un ambiente che quotidianamente la giudica.

I genitori di Yara dal canto loro stanno cercando di andare avanti con la loro vita e di ricordare la figlia nei suoi momenti di spensieratezza.

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Infatti hanno aperto una onlus che porta il suo nome La passione di Yara e che è dedicata interamente allo sport

 

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