Sgarbi toglie la mascherina alla Camera: “con queste ci state ricattando”

Vittorio Sgarbi ne fa una delle sue. Drante una seduta della Commissione alla Camera, si toglie la mascherina e spiega i suoi perchè.

La Camera ha dovuto sospendere la seduta proprio mentre parlava il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Mozzo: qualcuno si era tolto la mascherina, non si poteva proseguire.

Quel qualcuno è Vittorio Sgarbi, che ha voluto in questo modo protestare contro quello che lui definisce “ricatto al quale ci sottoponete”.

Agostino Miozzo stava parlando della ripresa della scuola quando è intervento Sgarbi che non ha voluto indossare la mascherina. E la seduta è stata sospesa. “Credo che la mascherina sia un ricatto a cui noi siamo stati sottoposti – ha detto alla ripresa dei lavori – chiedo a Miozzo che mi dica se è necessaria”.

La seduta dell’audizione in Commissione Cultura alla Camera ha vissuto minuti di incertezza, Sgarbi non mollava la presa: “La indosso non volentieri perché non voglio essere imbavagliato”, ha detto Sgarbi nel suo intervento, tenendo la mascherina con una mano, senza coprire bocca e naso.

Ai richiami della Commissione, ha replicato: “Ho una malattia, non la posso indossare. Chiami un medico… Ha detto Borrelli, il capo della Protezione Civile, che non porta la mascherina”. Alla fine, è scattata la sospensione della seduta. Agostino Miozzo stava parlando delle modalità di ripresa delle attività didattiche nel prossimo anno scolastico.

Sgarbi, Zangrillo e Burioni

“Non posso sentire il dottor Zangrillo che dice che l’epidemia è arrivata alla sua fine, qual è la verità?”, ha aggiunto ieri Sgarbi. “L’epidemia è stata grave ma ora non lo è più. Pensare alla mascherina in classe è un errore grave.

La verità è che siamo ridicoli. La politica ha paura di fare scelte sbagliate e ha obbedito ciecamente alle vostre indicazioni, spesso fasulle”.

Poche ore prima, Vittorio Sgarbi si era accodato a Le Iene attaccando Roberto Burioni, il virologo finito nel mirino del programma di Italia 1 per un presunto conflitto di interessi, che lui ha subito smentito minacciando le vie legali.

Sgarbi ha voluto subito dire la sua: “Adesso mi è chiaro perché il fantomatico Patto per la scienza innanzi a una mia precisa richiesta su conflitti d’interesse e finanziamenti delle case farmaceutiche, non abbia mai risposto.

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