Bonus condizionatori 2020: come evitare truffe scegliendo il tecnico giusto

Il bonus condizionatori 2020 è una delle nuove misure varate dal Governo per incentivare gli italiani. Ma è bene scegliere la giusta assistenza onde evitare truffe e raggiri

Bonus condizionatori 2020
Fonte Instagram – @mitecmilano

Tra le varie detrazioni fiscali in materia di ristrutturazione edilizia è compreso anche quello inerente l’installazione di condizionatori. Può variare a secondo del tipo di intervento fino ad un’aliquota massima del 110% qualora sia combinato con altri lavori volti alla messa in sicurezza e o al miglioramento energetico.

Più nel dettaglio lo sgravio fiscale può essere ottenuto solo se si effettuano determinati interventi come ad esempio la sostituzione di impianti di climatizzazione preesistenti con altri centralizzati a pompe di calore corrispondenti almeno alla classe A.

C’è tempo dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per ottenere lo sconto fino ad una spesa massima di 96000 euro in dieci rate annuali di quote di pari importo. Come in tanti ambiti affini, anche in questo caso il pericolo truffe è dietro l’angolo. Dunque vediamo nel dettaglio cosa bisogna fare per far fruttare il bonus al massimo senza incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Bonus condizionatori 2020: come evitare le truffe

Bonus condizionatori 2020
Fonte Instagram – @warm_impianti_srl

Trattandosi di un’opportunità di risparmio piuttosto importante, diversi consulenti disonesti hanno provato ad utilizzare strategie ingannevoli per attirare le persone per poi raggirarle.

In tal senso uno dei “trucchi” più diffusi in tutto il territorio nazionale è quello di chiedere al cliente 5mila euro per avviare la pratica dell’ecobonus. Federcontribuenti ha denunciato l’accaduto mettendo in guardia i consumatori da questo losco tentativo di truffa.

Rimanendo in tema, un altro serio rischio che si può incorrere è quello dei falsi attestati energetici. Sono diverse le società che sul web millantano il rilascio della documentazione APE in 48 ore per la “modica” cifra di 50 euro.

Si tratta di una grave violazione della legge. Il suddetto allegato previsto negli atti notarili dei contratti di compravendita e locazione, deve essere redatto previo sopralluogo dell’immobile da certificare. Il tutto è svolto obbligatoriamente da un professionista iscritto all’apposito albo. Qualsiasi altro tipo di procedura è ritenuta falsa e mette a rischio la posizione di chi la produce.

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