Allarme a Palermo: donna entra in Sicilia ma è contagiata

Una donna al settimo mese di gravidanza, rientrata a Palermo da Londra, è ricoverata in ospedale a Palermo, positiva al Coronavirus. E’ grave.

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Allarme in Sicilia. Per una donna, per il bambino che ha in grembo, e per tutte le persone che ha incontrato nel suo tragitto Londra-Palermo. Roma compresa.

La donna, di origini straniere, è arrivata in Sicilia facendo scalo nella Capitale, superando tutti i controlli. Ma una volta arrivata a Palermo si è sentita male ed è stato necessario il ricovero in ospedale. Aveva febbre molto alta, ed è stata trasportata dai sanitari del 118 al Cervello di Palermo.

Le condizioni della 34enne sono gravi e i medici si stanno adoperando per salvare lei e il bambino.

Come è possibile che non sia stata fermata?

La donna, 34 anni, al settimo mese di gravidanza, per fare rientro nel capoluogo siciliano dove risiede – quindi in regola con le disposizioni del governo in materia di spostamenti tra regioni – ha seguito tutto l’iter previsto dal Ministero della Salute.

Per prima cosa si è registrata nel sito della Regione siciliana, sito previsto per i rimpatri, e qualche giorno fa ha acquistato il biglietto aereo per un volo da Londra a Palermo con scalo a Roma.

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È stata controllata più volte nei tre aeroporti con i termoscanner, sia al momento dell’imbarco sia all’arrivo: nessuno si è accorto che era contagiata.

Ed ora si dovrà rintracciare tutte le persone che ha incontrato durante il suo viaggio, ad esempio i passeggeri che hanno viaggiato sui due aerei lungo la rotta Londra-Roma-Palermo, di cui si sta cercando di recuperare l’elenco.

In Sicilia ieri i tamponi positivi sono stati quattro

 

Quattro nuovi contagi in Sicilia. Dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 135.261 (+2.012 rispetto a ieri) su 118.208 persone: di queste sono risultate positive 3.427 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.433 (-20), 1.724 sono guarite (+23) e 270 decedute (+1).

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Degli attuali 1.433 positivi, 98 pazienti (-2) sono ricoverati – di cui 9 in terapia intensiva (0) – mentre 1.335 (-18) sono in isolamento domiciliare.

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