Tarro e Taormina contro Burioni: dai social si passa al tribunale

Nasce sui social e finisce in tribunale. Scontro titanico tra virologi e c’è anche l’avvocato Taormina.

«Tarro è stato candidato al Nobel quanto io a Miss Italia», La replica: «Su una cosa ha ragione: lui deve fare solo le passerelle come Miss Italia, ma senza aprire bocca». Giusto per dare un’idea di come due famosissimi virologi usino i social per esternare i loro nobili pensieri.

Ma poi quando si trascende, interviene la legge, e scattano le denunce. Giulio Tarro ha querelato Roberto Burioni, il medico presenzialista che trovi ovunque si parli di coronavirus.

Denunciati Burioni e due giornalisti

Giulio Tarro

Il virologo napoletano Giulio Tarro ha incaricato il suo legale, l’avvocato Carlo Taormina, di presentare una querela nei confronti del professor Burioni e di due giornalisti per «l’opera di denigrazione continuamente perpetrata a danno del suo prestigio scientifico professionale e personale».

Più precisamente: «il professor Burioni è entrato volgarmente in polemica con il professor Tarro per recondite ragioni che l’autorità giudiziaria dovrà approfondire, mentre un giornalista ha divulgato notizie false intorno al curriculum universitario del professor Tarro, addirittura accusandolo di manovre truffaldine tendenti a far emergere una immagine di studioso e di scienziato attraverso la contraffazione di titoli e di risultati della ricerca scientifica, e persino di essere stato al centro di mercimonio di riconoscimenti scientifici internazionali.

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«Quanto a un altro giornalista – continua l’avvocato Taorminasi è addirittura prodotto in un’accusa di falsificazione per avere il professor Tarro anticipato la data di pubblicazione di due suoi lavori scientifici». Accuse molto gravi, insomma.

Tutto è iniziato su Twitter

Roberto Burioni

La discussione tra i due esperti virologi è iniziata su Twitter addirittura un mese fa. Tutto era partito il 17 aprile da un tweet di Gianfranco Rotondi che riportava il pensiero Tarro, ex primario di virologia del Cotugno di Napoli, sul Coronavirus: diceva che come tutti i corona influenzali questo virus ci avrebbe abbandonato nel giro di un mese.

Il post si concludeva con la notizia che Tarro sia stato candidato al Premio Nobel. La risposta di Burioni non si è fatta attendere: «Tarro è stato candidato al Nobel quanto io a Miss Italia». E poi la replica, sempre su Twitter: «Su una cosa ha ragione: lui deve fare solo le passerelle come Miss Italia, ma senza aprire bocca». E la frittata era servita.

Interviene l’avvocato Taormina

“Ora dai social si passa all’azione legale” – afferma l’avvocato Carlo Taormina. «Il professor Tarro, rivolgendosi all’autorità giudiziaria romana si è riservato la costituzione di parte civile ponendosi a disposizione della Procura di Roma per essere immediatamente sentito».

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Tarro, «docente universitario di alto prestigio, primario del reparto di virologia del Cotugno di Napoli e oggi primario emerito, legato a momenti fondamentali della virologia mondiale, quale collaboratore di Sabin nella scoperta del vaccino per la poliomielite – spiega ancora Taormina – diffida persone fisiche, giuridiche e mass media dal consumare opere di diffamazione e denigrazione, ferma la legittimità di un confronto, anche robusto, sulle questioni scientifiche che oggi suscitano particolare interesse».

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