Questa sera su Un giorno in pretura si tratterà la seconda parte del delitto di Gloria Rosboch la professoressa uccisa da Gabriele De Filippi.
Il delitto si è consumato a fine gennaio 2016 ed ha sconvolto tutto il paesino, Castellamonte, in cui viveva la professoressa. Una vicenda che ancora oggi racchiude dentro di sé molte ombre, tutte da scoprire.
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Gloria Rosboch, Un giorno in pretura
Questa sera sul programma di Rai 3, Un giorno in pretura, andrà in onda la seconda parte del delitto della professoressa Rosboch, uccisa da Gabriele De Filippi e il suo amante.
Il delitto della donna si è consumo quattro anni fa, a fine 2016. All’epoca la Rosboch aveva 49 anni, era un’insegnante e viveva a casa con gli anziani genitori, a Castellamonte, un piccolo comune nei pressi di Torino.
L’ultima volta che Gloria è stata vista da qualcuno è il 13 gennaio, da lì a qualche giorno il macabro ritrovamento. Immediatamente le indagini si incentrano su un giovane di 22 anni Gabriele Defilippi contro il quale la donna a Settembre 2015 aveva sporto denuncia per truffa.
Da ciò che risulta Gabriele aveva circuito la donna, facendole credere di essere innamorato di lei e di voler vivere insieme in Costa Azzurra. Con questo stratagemma si era fatto consegnare dalla sfortunata insegnate 187 mila euro: tutti i risparmi posseduti dalla famiglia Rosboch.
Ma ovviamente qualcosa nel piano del ragazzo va storto perché Gloria, resasi conto di essere stata truffata, sporge denuncia nei confronti del ragazzo. È con questo atto che segna la sua condanna a morte.
Infatti Defilippi, qualche mese più avanti, con l’aiuto del suo amante Roberto Obert di 53 anni, con l’inganno, fa salire la Rosboch sulla sua macchina, la conduce vicino una discarica abbandonata, vicina all’abitazione della donna, e commette l’efferato omicidio.
Dall’autopsia risulta che l’insegnate fu strangolata, spogliata dei suoi abiti e buttata all’interno della discarica. Il 16 febbraio i carabinieri convocano al comando provinciale a Torino Gabriele Defilippi, accompagnato dalla madre Caterina Abbatista.
Gloria Rusboch, mai cresciuta
Durante le indagini e poi il processo, una cara amica della professoressa, Anna, è stata ascoltata come testimone. E a quanto pare avrebbe rivelato che tra Gloria e Gabriele ci fosse del tenero:
“Inizialmente penso che tra di loro ci fosse un’amicizia. Lei conosceva Gabriele fin da quando era piccolo, poi da quando è cresciuto ha cominciato a vederlo sotto una luce diversa. Mi scriveva che era felicissima della sua proposta di lavoro e chi non sarebbe contento di andare a lavorare in Costa Azzurra? Poi aveva lasciato intendere che era nata della tenerezza tra di loro, di qualcosa di più di una semplice amicizia. Non ha mai usato il termine “fidanzati” ma mi parlava delle loro uscite a prendere una pizza, dei baci, delle effusioni, qualcosa di più di un’amicizia”
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Gloria Rosboch, genitori
Proprio di recente i genitori di Gloria hanno lasciato una dichiarazione, in merito alla scarcerazione di Gabriele che è stato condannato a 30 anni in primo appello. Sì perché a causa del Covid19, l’imputato è uscito dal carcere perché risultato positivo al Coronavirus.
Immediato il commento dei genitori della professoressa, in particolare di mamma Marisa, ai microfoni di Chi l’ha visto, che ha dichiarato:
“L’ho presa male a dirti il vero perchè invece che evacuare lui tranquillo e beato, sperando che resti sorvegliato, che non vada a zonzo. Cosa vuole sono colpi non basta solo la perdita di Gloria. Non posso manco andare al cimitero, la nostra è una povera vita”
