Reddito di Cittadinanza, oltre 150mila famiglie hanno perso il beneficio

Stando ai numeri riportati dall’Osservatorio statistico dell’Inps sul Reddito di Cittadinanza sono circa 1 milione le famiglie che godono del beneficio. Al contempo sono in forte aumento i soggetti che hanno perso il diritto

Reddito di Cittadinanza
Fonte Instagram – maicolbuonoconpoco

Il Reddito di Cittadinanza è sempre una tematica di estrema sensibilità per gli italiani, a maggior ragione alla luce del drastico periodo che sta vivendo il Bel Paese. Sono più di 1 milione le famiglie che fino allo scorso marzo percepivano l’RDC o la Pensione di Cittadinanza, per un importo medio di 513 euro. In data 8 aprile, invece, le domande presentate dalle famiglie ammontavano a 1,8 milioni, di cui 1,2 milioni sono state accolte. Altre 118mila sono in attesa e più di 473mila sono state respinte o addirittura cancellate per mancanza di requisiti.

L’altra faccia della medaglia, però, è rappresentata da coloro che ne hanno usufruito e che in seguito per svariate ragioni hanno perso il diritto acquisito. La stima dell’Osservatorio statistico dell’Inps sul Reddito di Cittadinanza è emblematica. Sono circa 155mila le famiglie che da aprile 2019 ad oggi si sono viste revocare la possibilità di avere usufruire del sussidio.

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Reddito di Cittadinanza, i numeri dei beneficiari e di coloro che hanno perso il diritto

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Tra le ragioni che hanno comportato la decadenza dell’erogazione del RDC c’è in primis la variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo familiare (il 58%). Da segnalare anche la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica necessaria per la richiesta dell’ISEE. Tra febbraio e marzo ha inciso notevolmente in tal senso.

Le altre motivazioni figurano la variazione della composizione del nucleo familiare senza considerare nascite e morti (30%), variazione situazione reddituale del nucleo (4%), rinuncia da parte del beneficiario (5%). Insomma, in pochi rinunciano per propria volontà. Nella maggior parte dei casi la perdita del beneficio è da ricercare in cavilli burocratici che vengono meno.

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Per quanto concerne invece i beneficiari, la regione con il maggior numero di persone è la Campania, dove vengono erogate il 20% delle prestazioni dell’intero paese. Dunque, 1 percettore su 5 è residente della regione campana. Seguono la Sicilia (18%), Puglia e Lazio (9%). Solo in queste 4 regioni ci sono oltre la metà dei beneficiari a livello nazionale.

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