Coronavirus, la denuncia di una mamma:”insultata perché fuori casa”

Il Coronavirus non va d’accordo con l’autismo. L’appello di molte famiglie al Governo:”i nostri figli hanno bisogno di uscire, usiamo un nastro blu”.

Autismo
Autismo (foto da gettyimages)

Il 2 Aprile è la Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo. Molte famiglie in questo momento storico stanno affrotando una battaglia senza precendenti. Le restrizioni imposte dal Governo sull’uscire di casa possono essere rispettate da una gran parte della popolazione, ma c’è un nucleo familiare che ha bisogno di venire meno all’obbligo imposto.

Si parla di tutta quella parte della popolazione, incompresa ai più, che ha bambini o ragazzi autistici. Nonostante le tante associazioni e movimenti che si occupano della questione, ancora questi ragazzi sono come dei fantasmi per la società. Tanto che non tutti sono in grado di comprendere le asperità che le mamme e i papà di questi bimbi devono affrontare ogni giorno.

Inoltre c’è da aggiungere che chi vive tale dramma non riceve aiuti adeguati da parte dello Stato per sostenere tutte le difficoltà che ne derivano. Soprattutto poi in questo periodo che assistenti e insegnanti non possono fare loro visita.

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Autismo e Coronavirus: La proposta: “usciamo di casa con un nastro blu”

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In merito a questo qualche giorno fa una mamma su Facebook ha lanciato un messaggio molto interessante che in pochissimo tempo è stato condiviso da tantissimi utenti. La signora, raccontando un episodio che ha vissuto, ha parlato delle barriere che tante famiglie come lei stanno vivendo.

La donna, insieme al figlio autistico, era uscita di casa per far prendere un pò d’aria al bambino. Di certo già è complicato tenere i bimbi occupati a casa tutto questo tempo, figuariamoci se ad accentuare la situazione ci si mette anche la malattia. Purtroppo però un passante in macchina, come riporta la mamma, le ha urlato contro insultandola. Da qui è nato il post di denuncia da parte della signora che ha voluto mettere in luce un aspetto che fino ad adesso non si era mai affrontato. Queste le parole:

La legge dice che possiamo uscire e infatti lo facciamo, Stando attenti alle distanze e indossando sempre qualcosa di blu. Ma le persone non sempre capiscono, e giudicano. Qualche giorno fa mi si è avvicinato un automobilista e mi ha gridato parolacce. Che ne sanno loro di cosa significa per questi bambini vivere tutto il giorno in casa, non capendone i motivi

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Una situazione a dir poco incresciosa, soprattutto se si considera che è permesso uscire per portare fuori il cane o per fare una corsetta sotto casa. Mentre per i bambini autistici questa concessione non sarebbe del tutto rilasciata. Da qui arriva la proposta da parte della mamma:

Se vedi una mamma e un bambino con qualche indumento blu o nastro blu che cammina nel quartiere, non urlare, non insultarli! O se vedi una macchina con un nastro blu, lo stesso. Sono mamme di bambini con autismo che sono usciti per cercare di calmare la loro ansia, per loro questo è molto difficile

Fortunatamente la donna può trovare l’appoggio di associazioni e enti che quotidianamente si battono per loro. Tanto che alcune regioni già si sono attivate. Guerino Testa, consigliere regionale dell’Abbruzzo, ha dichiarato:

Questi casi devono rientrare appieno nella specifica di salute e/o estrema necessità, condizioni per le quali è consentito uscire di casa, accompagnati, con apposita autocertificazione e rispettando tutte le misure di prevenzione. In questo difficile momento non vanno sottovalutate quelle realtà familiari che rischiano di essere seriamente compromesse dalla complessità del periodo storico. E’ noto come tanti bambini e ragazzi autistici siano spesso iperattivi, con innato bisogno di muoversi e correre all’aria aperta almeno qualche ora alla settimana, se non ogni giorno, soprattutto ora, con la chiusura prolungata delle scuole e di quasi tutti i centri di terapia specializzati

 

 

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