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Nuova conferenza stampa di Giuseppe Conte che annuncia nuove misure e prolungamento dello stop: tutti i dettagli

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Foto da Facebook @GiuseppeConte64

Il discorso di Giuseppe Conte:

“Stiamo lavorando intensamente, abbiamo stanziato 25 miliardi nel decreto Cura Italia. Si tratta di 16 misure di differente tipologia per una platea di 11 milioni di persone. Ho appena firmato un dpcm. A loro giriamo la somma di 4miliardi e 3. Una anticipo del 66% di quanto giriamo ai comuni ma, al di là di questo Con un’ordinanza della protezione civile noi aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni con il vincolo di destinare questi soldi a quelle persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Nasceranno dei buoni spesa, o anche consegnare direttamente generi alimentari alle persone bisognose. Non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso. Deve nascere questa catena di solidarietà, ragione per cui abbiamo previsto delle misure rafforzate per favorire le donazioni anche da parte di distributori.

Stiamo lavorando per semplificare la burocrazia. Vogliamo mettere in condizione tutti coloro che hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria e la cassa integrazione in deroga a poter beneficiare delle somme a cui hanno diritto nel più breve tempo possibile. Un grande sforzo per finalizzare questi pagamenti entro il 15 Aprile, se possibile anche prima. Si ha diritto ad un bonus riferito al mese di Marzo, e stiamo facendo di tutto in modo tale che presentando la domanda al 1° Aprile con un semplice Pin semplificato con il proprio cellulare verrà scaricato collegandosi al portale dell’Inps e si possa ottenere subito la disponibilità di queste somme. Ci sono anche percorsi burocratici semplificati e accelerati per godere di nuovi congedi parentali. Vi chiedo di comprendere questo sforzo. Stiamo facendo l’impossibile per azzerare le complicanze della macchina dello Stato”.

Sull’Europa dichiara:

“L’Europa deve dimostrare se è all’altezza di questa chiamata con la storia. La storia non avverte quando arriva soprattutto con un’emergenza così inaudita, inaspettata da tutti, è uno shock che riguarda tutti i sistemi economico-sociali degli stati membri, non c’è uno stato membro esente da questa situazione. Si tratta di dimostrarsi adeguati o no a questa emergenza. L’Italia si sta dimostrando completamente consapevole di quello che è lo sforzo comune che la storia ci chiama ad operare. Io non passerò alla storia come colui che non si è reso responsabile di quello che andava fatto per i cittadini europei. Mi batterò fino all’ultima goccia di sudore per ottenere una risposta europea, forte, vigorosa e coesa”.

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Sul reddito di emergenza

“Sono allo studio un ventaglio di proposte, occorrono una serie di misure che abbracciano vari aspetti, la vita dei cittadini europei, il tessuto socio-economico di ogni stato membro è completamente alterato. Per questo ci devono essere più soluzioni e risposte vigorose, straordinarie sul piano sanitario ma anche sul piano economico. Il nostro obiettivo è assicurare liquidità ad imprese, famiglie, lavoratori e stiamo rivedendo le misure di protezione sociale. Questa è una crisi tale che ha un impatto significativo sul piano economico e sociale che le misure di protezione vanno ridefinite in prospettiva ed estenderle a fasce di popolazione molto più ampia rispetto a quelle attualmente considerate”.

Sulla riapertura delle aziende

“Per quanto riguarda la sospensione delle attività didattiche proseguirà, per quanto riguarda la sospensione delle attività produttive non essenziali è ancora troppo presto esporsi. Dall’inizio della prossima settimana inizieremo a lavorarci, quello che deve essere chiaro è che il governo quando ha adottato questa misura lo ha fatto con la massima responsabilità, con la consapevolezza di una scelta molto impattante, molto onerosa. Per noi l’obiettivo prioritario rimane sempre la salute dei cittadini. Riteniamo che sia anche una misura conveniente dal punto di vista economico perché crediamo che da questa sospensione delle attività economiche soprattutto non essenziali, ne possa derivare una fuoriuscita dal quadro dell’emergenza quanto più rapido possibile e quindi una piena ripresa di tutte le attività”.

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VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

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