Coronavirus, Mattia intubato a 18 anni:”Mamma non ti lascio, lotterò per te”

L’ultimo messaggio arrivato su WhatsApp alla madre era per incoraggiare e rassicurare lei:”Mamma non ti lascio, lotterò per te”

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Medici in prima linea nell’ospedale di Cremona (foto Instagram @ospedalecremona)

Poi il ricovero in terapia intensiva per essere intubato a soli 18 anni. Succede a Cremona, una delle zone focolaio dell’epidemia di Covid-19 in Italia. 

L’ambulanza porta Mattia all’ospedale dopo quell’ultimo fortissimo abbraccio. Poi inizia la straziante attesa di una madre:“Aspetto che squilli il telefono, generalmente la sera: è il mio bollettino” ha raccontato la mamma di Mattia al Corriere della Sera “Poi riattacco e spero che non suoni più: significherebbe un peggioramento”.

Oggi Mattia è in coma farmacologico all’ospedale di Cremona, ed è il più giovane nel reparto di terapia intensiva. Quelle parole sono le ultime che il ragazzo ha rivolto alla madre prima di essere intubato. Un messaggio su WhatsApp: “Tra poco mi intubano. Stai tranquilla, non ti lascerò sola. Ti amo, mamma, lotterò per te, Davide e Anastasia. Devo andare”.

Le condizioni di Mattia sono “stabili ma sempre gravi” spiega Ombretta al Corriere della Sera, “Ho fatto un patto con le infermiere: vanno da lui, me lo accarezzano e gli dicono che quella è la carezza della mamma. Faccio i mestieri in casa, mi fermo, guardo l’orologio: il tempo non passa mai” poi prosegue con un dolore quasi tangibile:”Bisogna essere lucidi e non crollare, come mi ha chiesto in quel messaggio. Chissà se Mattia se lo ricorda: quando aveva tre anni e io trenta, mi sono ammalata di cancro. Ora i ruoli sono invertiti: è una mamma ad aspettare suo figlio a casa. Gli abbiamo fatto il diciottesimo, festeggeremo anche questa vittoria” le ultime parole di mamma Ombretta.

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Il coronavirus non guarda in faccia nessuno

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Covid-19, Fonte foto: Pixabay

Il coronavirus non perdona e non è vero che sia pericoloso solo per gli anziani, non guarda in faccia nessuno e continua a far crescere il bollettino dei contagiati.

I dati della Protezione civile aggiornati al 26 marzo parlano di 8.215 vittime solo in Italia con un numero di contagiati impressionante: 80.539 persone hanno contratto il virus con una crescita rispetto a ieri dell’8,3%

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Lʼesplosione dellʼepidemia sta mettendo a dura prova i governi che tentano di bloccare lʼinfezione e proprio oggi in Italia sono stati autorizzati i farmaci antimalarici e anti-Aids a totale carico del Servizio Sanitario.

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