Coronavirus: parola chiave “droplet”. Cos’è e a cosa serve

Il decreto del governo, varato ieri sera, introduce un criterio di sicurezza legato a un termine inglese. Ecco cosa occorre sapere

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (Getty Images)

Mentre nel mondo si è superata la quota di 3.000 morti da coronavirus, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha varato ieri il nuovo decreto per affrontare l’emergenza stabilendo le regole, Regione per Regione.

Oltre a confermare lo stop alle lezioni in asili, scuole e università nelle Regioni più a rischio come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e nelle Province di Pesaro-Urbino e Savona, il decreto introduce un nuovo criterio fondamentale: la «distanza di sicurezza» di un metro.

Questa misura di sicurezza è legata al termine “droplet“: una parola inglese, il cui significato si può tradurre letteralmente con “gocciolina”. Questo termine indica la necessità di tenersi alla giusta distanza affinché le goccioline di saliva che disperdiamo nell’aria starnutendo e tossendo, ma anche soltanto parlando, non arrivino agli altri.

Un concetto molto semplice in teoria, ma più difficile da mettere in pratica e che tuttavia garantirebbe a tutti la massima sicurezza evitando che i germi sparsi nell’aria possano raggiungere le vie respiratorie di chi ci sta intorno.

Esattamente quel metro di distanza che viene richiesto per garantire gli standard di sicurezza e quindi per consentire di riaprire i luoghi attualmente chiusi per precauzione, dalle chiese ai bar.

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Cosa accadrà da oggi in Italia?

coronavirus duomo
Riapre con cautela il Duomo di Milano (foto Pixabay)

Tutti i musei, istituti e luoghi di cultura sono aperti al pubblico, ma devono «assicurare modalità di fruizione contingentata», ovvero evitare «assembramenti» e comunque fare sì che i visitatori rispettino la distanza di almeno un metro.

Ecco quindi che, tra numerose cautele, riapre il Duomo di Milano. Le porte secondarie sono state aperte alle 8 “per una breve preghiera”. Per i fedeli che vogliono visitare la cattedrale, e che entrano in numero contingentato per evitare assembramenti, come previsto dal nuovo decreto, l’accesso è stato consentito dalle 9.

Intanto dall’Istituto Superiore della Sanità, il direttore del Dipartimento di malattie infettive afferma:”La mortalità in Italia è leggermente più alta che in Cina perché da noi ci sono più anziani”, ha spiegato Giovanni Rezza.

Attesa per mercoledì una riunione telefonica tra i ministri dell’economia del G7 e dell’Eurogruppo per stabilire “un’azione concertata” sull’epidemia di coronavirus.

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