Avanti un altro: donna cacciata dal pubblico. Un tatuaggio inaccettabile

Negli studi di Avanti un altro si scatena una nuova bufera. Ecco cosa è accaduto

Avanti un altro
Avanti un Altro (foto web)

Il gesto in queste ore sta già facendo il giro del web. Una donna sarebbe stata cacciata durante la registrazione da uno degli autori del programma condotto da Bonolis.

Lo show Avanti un altro, in onda tutti i giorni dalle 18:45 su Canale 5, è uno dei più amati dal pubblico italiano e molte persone chiedono di poter assistere alle registrazioni delle puntate. Per questo motivo la redazione del programma organizza periodicamente dei pullman che permettano al pubblico di raggiungere gli studi da ogni parte di Italia e poter assistere così alle registrazioni.

Giusto per la cronaca, per partecipare ad Avanti un altro come concorrenti o come pubblico in studio, si può procedere in due modi: inviando una mail a avantiunaltro@sdl2005.it o, in alternativa, telefonando al numero 06 62206900 dove vi risponderà una segreteria telefonica.

In entrambi i casi dovrete lasciare i vostri dati e recapiti personali ma soprattutto, avere molta pazienza.

Tornando ai fatti, ciò che è accaduto durante una delle ultime registrazioni ha dell’incredibile.

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Cosa è accaduto veramente durante lo show?

Avanti un altro
Pubblico di Avanti un altro (foto web)

A raccontare cosa sia accaduto è proprio lo storico autore del game show, Maro Salvati su Twitter.

Come si legge nel post Salvati ha dichiarato: “Signora del pubblico si presenta con tatuaggio del duce sul petto. La invito ad allontanarsi o uscire. Le cito la legge Scelba e relativo reato. Mi ricopre di insulti e la faccio allontanare”. Il messaggio di Marco Salvi si conclude nel seguente modo: “Va via gridando ‘lo farò sapere a Salvini!’. Ormai è tutto sdoganato”.

Il motivo che ha spinto Salvati a cacciare la donna dagli studi è proprio quel tatuaggio raffigurante il Duce sul petto.

Il racconto di Marco Salvati ha subito provocato diversi commenti sui social. Un’utente del web ha confermato quello che è successo negli studi, mentre un altro ha scritto il seguente commento: “Ho messo mi piace e condivido l’invito a coprire un tatuaggio di quell’assassino. Tuttavia, la legge Scelba è altra cosa: pone il divieto, se non erro a un gruppo formato da almeno cinque persone, di riorganizzare il disciolto partito fascista. C’era una legge del 2017 che colme”.

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