San Valentino è una data che nutre molte aspettative soprattutto tra i più giovani. E infatti i social sono i mezzi più utilizzati oggi per farsi gli auguri. Che sia un bene o un male, ognuno di noi può giudicarlo tra le proprie mura domestiche e decidere come agire di conseguenze per il proprio amore.
Per chi fosse rimasto ai metodi tradizionali, il mazzo di fiori è sempre il regalo più gradito. In particolare le rose restano i fiori simbolo dell’amore, soprattutto se rosse e vellutate.
Ma tornando alla generazione Z, cosa scrivere su Whatsapp al proprio lui/lei? I biglietti, i meme divertenti oppure le cartoline dedicate a San Valentino potete trovarle anche online, mentre le regole da seguire per evitare gaffe sono quelle del galateo digitale:
– Non metteteci le ore a rispondere al messaggio di San Valentino.
– Non rispondete con ok o con il pollice alzato, ammazza la conversazione.
– Mettere un punto alla fine di una frase può sembrare un modo per voler chiudere la conversazione. Molto meglio usare tre punti di sospensione.
– Se volete fare gli auguri con FaceTime, è consigliato avvisare prima di fare una chiamata. Quindi, se il vostro lui o lei è distante, avvertitela con un messaggio.
– Per le emoji a San Valentino via libera a cuori e occhi innamorati, ma senza esagerare. Se rispondete con solo emoji tre in fila andranno benissimo, mentre se le inserite in un messaggio, meglio metterle alla fine.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – SAN VALENTINO, SORPRENDILO: LA RICETTA DEI BISCOTTI A FORMA DI CUORE
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – SAN VALENTINO: LEGGENDA E STORIA DEL GIORNO DEGLI INNAMORATI
A SAN VALENTINO TUTTE LE APP CHE POTETE USARE PER ESPRIMERE L’AMORE
Su TikTok, una delle app più gettonate dai teen, le dichiarazioni d’amore diventano delle challenge per fare crush. La piattaforma ha lanciato un hashtag #pernoi con cui chiede agli utenti di raccontare il loro amore.
Poi ci sono Tinder, per Casanova seriali, e Once, dedicata a chi è in cerca dell’anima gemella. Sono due app che offrono agli utenti approcci opposti. Poi c’è Bumble, l’app woman oriented, dove solo le donne possono prendere l’iniziativa, avviando le conversazioni. E infine esiste Happn, che come evoca il nome “accade” che nasce per cercare di metterci in contatto con qualcuno che ci ha colpito per strada, in un locale, su un mezzo pubblico.