Cani e gatti: decisione epocale dell’UE contro il commercio illegale

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione volta a contrastare definitivamente questa piaga che affligge da anni cani e gatti

Cani e gatti
Cani e gatti, Fonte: Pixabay (https://pixabay.com/it/photos/amici-cane-e-gatto-cani-e-gatti-1149841/)

Il commercio illegale di cani e gatti potrebbe arrivare presto ad una conclusione. Il Parlamento europeo ha infatti varato una risoluzione che ha lo scopo di eliminare una volta per tutte questa triste pratica, attraverso azioni concrete.

Con 607 voti favorevoli, 3 contrari e 19 astenuti è stato deciso di procedere per mettere fine alla sofferenza degli animali oltre che alle contestuali diffusioni di malattie e aumento dei guadagni illeciti per la criminalità organizzata a livello mondiale. Nella fattispecie si procederà a sanzioni pecuniarie severe e all’identificazione degli amici a quattro zampe tramite un sistema di certificati UE.

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Cani e gatti, le misure del parlamento europeo per contrastare il commercio illegale

Cani e gatti
Cani e gatti, Fonte: Pixabay (https://pixabay.com/it/photos/cane-cat-inimicizia-1217513/)

Sono previste inoltre anche la messa a punto di veri e propri centri di riproduzione su larga scala e soprattutto una serie di iniziative volte a sensibilizzare le persone ad adottare cani e gatti piuttosto che comprarli. I numeri degli illeciti in tal senso sono raccapriccianti. Sono infatti circa 46000 gli animali (in gran parte non registrati) che mensilmente vengono scambiati all’interno dei paesi dell’Unione Europea. A questi vanno aggiunti altri raggiri, come ad esempio movimenti di carattere non commerciale di molti allevatori per scambi di animali da compagnia di natura economica.

Dunque il primo passo per sconfiggere in tal senso la criminalità organizzata è che cani e gatti siano provvisti di microchip e siano identificati. L’altro passo, della medesima importanza è rispettare le regole sanitarie. Una misura cautelare per evitare che gli animali possano ammalarsi e di conseguenza mettere a repentaglio anche la salute dei potenziali nuovi padroni. Rispettando le normative già previste dall’UE i rischi di contrarre le malattie per i cuccioli sono di gran lunga inferiori. La ferocia umana però, va spesso in contrasto anche con un principio che dovrebbe essere basilare oltre che più salutare per tutti. Dunque, ben venga l’inasprimento delle pene e delle normative, con l’auspicio che possa davvero essere risolutivo.

 

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