Sardine: la rivelazione di Ogongo: “Sono pilotate”

Stephen Ogongo leader del movimento delle Sardine a Roma ha pubblicamente affermato le prime falle che si stanno manifestando all’interno del nuovo movimento

Ogongo
Stephen Ogongo (Fonte Instagram)

Le sardine sono una realtà sempre più in auge e chiacchierata nel panorama politico italiano. Nate per caso nei mesi scorsi a Bologna, fin da  subito hanno palesato di non avere scopi politici. Il loro unico intento è quello di esprimere dissenso nei confronti di Salvini e di alcune decisioni prese in passato dal leader della Lega.

A quanto pare però dopo il successo iniziale, sono iniziati i primi fisiologici problemi. In primis le sardine sono state accusate di essere di sinistra visti i diversi segnali manifestati in tal senso. Inoltre sono nati diversi dubbi sul fatto che possano essere manovrate da poteri politici importanti, ma ad oggi non esistono prove in tal senso che possano appurarlo con certezza.

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Sardine, Ogongo avanza ipotesi scissione

Ogongo, Sardine
Sardine (Fonte Instagram)

Il leader delle Sardine di Roma Stephen Ogongo ha parlato un po’ della situazione attuale del neonato movimento, ma non ha avuto solo parole benevole. Naturalmente non ha criticato la gente comune che scende in piazza con il solo intento di manifestare il proprio dissenso rispetto alla situazione politica attuale.

Decisamente più duro e schietto per quanto riguarda Mattia Santori, colui che è ritenuto il padre fondatore delle Sardine. Secondo Ogongo, lui e gli altri “amici” di Bologna hanno palesemente sbagliato a dare un taglio di sinistra perchè così di fatto escludono coloro che sono d’accordo con il concetto, ma che hanno un ideale politico diverso.

Il segreto del successo era proprio questa vena apolitica, ma Ogongo non esclude che dietro la fazione bolognese possa esserci qualcuno di potente, come ad esempio il PD. Qualora questa ipotesi dovesse trovare riscontri certi, il giornalista fondatore di Cara Italia (organizzazione che ha come obiettivo quello di placare l’odio razziale e di favorire l’integrazione), è pronto a proseguire per la sua strada distaccandosi da Santori e compagni. Ha poi ribadito il prossimo appuntamento nella Capitale fissato per il 16 febbraio a cui probabilmente per i suddetti motivi parteciperà meno gente.

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