Referendum taglio parlamentari: cosa succederà il prossimo 29 marzo

Il prossimo 29 marzo prenderà vita il referendum taglia-parlamentari. Per tale referendum, non ci sarà bisogno del quorum

Referendum taglio parlamentari: cosa succederà il prossimo 29 marzo
Il parlamento italiano (Fonte foto: tes.com)

La data è stata comunicata dalle principali agenzie di stampa, il consiglio dei ministri, ha già deciso: avverrà il 29 marzo 2020. Parliamo del Referendum sul taglio dei parlamentari, ora si aspetta soltanto il decreto ufficiale e quindi la conferma di tale data, da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La legge sul taglio dei parlamentari, prevede la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 e dei senatori, da 315 a 200. Resterà 5, il numero massimo dell’istituto dei senatori a vita. Ridotto invece, anche il numero di eletti all’estero con i deputati che da 12 passano ad 8 e i senatori da 6 a 4.

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Referendum 29 marzo: cosa c’è da sapere

Referendum taglio parlamentari: cosa succederà il prossimo 29 marzo
Sergio Mattarella (Fonte foto: Getty Images)

Non ci sarà bisogno di quorum. A differenza dei referendum abrogativi, per quello del prossimo marzo, non ci sarà bisogno quindi, che vada a votare la metà dei cittadini elettori aventi diritto più uno. La riforma costituzionale sottoposta a referendum, non sarà promulgata qualora non dovesse essere approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente dal numero di persone che sceglieranno di esercitare il proprio diritto al voto.

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Tra i primi a commentare la notizia, il Presidente del Consiglio in carica, Giuseppe Conte, che con il suo intervento registrato per la trasmissione di La7, Otto e Mezzo, si è detto non preoccupato dal referendum, che anzi, rappresenterebbe una possibilità per i cittadini per esprimere la loro opinione su una riforma costituzionale. Conte, si dice poi fiducioso sulla possibilità che un ampio schieramento di cittadini, possa pronunciarsi a favore della riforma, mentre secondo Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, quella che vivremo in marzo sarà: “Una grande pagina di democrazia”. Infine, si è espresso sull’argomento anche Vito Crimi, al momento, capo politico reggente del Movimento 5 stelle, dicendosi convinto del grande bisogno di parlare delle cose da fare subito, affermando che il primo argomento di cui bisogna parlare ora, è proprio quello del prossimo referendum sul taglio dei parlamentari.

 

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