Falsi invalidi, scoppia lo scandalo a Palermo: due arresti

È un vero e proprio scandalo quello scoppiato a Palermo riguardante le pensioni di invalidità e i falsi invalidi: due gli arrestati, decine gli indagati

Falsi invalidi, scoppia lo scandalo a Palermo: due arresti
Manette, soldi (fonti foto: Pixabay)

Si ritorna a parlare di INPS e di presunte truffe, come spesso accade in Italia in merito ai sussidi di invalidità, falsi invalidi o temi inerenti al lavoro: a Palermo è scoppiato un vero e proprio caso che ha visto l’arresto di due persone, mentre ad essere indagate sono decine di persone.

Le due persone finite in manette sarebbero accusate di aver messo le mani sul denaro, ricevuto in cambi di finti sussidi di invalidità.

La Guarda di Finanza avrebbe dunque scoperto una sorta di sistema, teso a pagare soldi sotto banco a dipendenti dell’Asl e CAF, al fine di ricevere fondi assistenziali indebiti.

Come detto, accanto alle due persone che le forze dell’ordine hanno arrestato, ci sono diversi indagati la cui posizione sarà da chiarire e verificare.

Un 57enne e un 49enne sono finiti in manette con le accuse di concorso in truffa ai danni dello stato e truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici e falsità ideologica.

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Palermo, falsi invalidi: non vedenti che leggevano e guidavano e le altre scoperte

Falsi invalidi, scoppia lo scandalo a Palermo: due arresti
Forze dell’ordine (fonte foto: Pixabay)

Due persone finite in manette e molti indagati dunque, per lo scandalo scoppiato a Palermo inerente i falsi invalidi e presunti finti sussidi di invalidità.

Per quanto riguarda gli indagati, rispetto al caso, ci sarebbero dipendenti pubblici e medici dell’ASL e del CAF. Costoro sarebbero quelli che si sarebbero interessati dell’approvazione dei sussidi.

Tra le prime ipotesi, che saranno tutte da approfondire e verificare dalle forze dell’ordine, si configurerebbero anche connivenze e partecipazioni a diversi livelli nell’ambito medico e pubblico.

Lo scopo ultimo della presunta organizzazione, sarebbe stato quello di ricevere dall’Istituto nazionale della previdenza sociale sussidi previdenziali mediante e grazie false relazioni su ipotetici malati.

Ci sarebbero state delle figure che si occupano di cercare persone interessante a ricevere l’assegno statale, un atto che prevedeva una tassa.

Compito della medesima e presunta organizzazione, sarebbe stato anche quello di istruire i falsi invalidi, spiegando loro come uscire indenni dalle visite mediche.

Le forze dell’ordine avrebbero dunque scoperto non vedenti che erano in grado di leggere e guidare o persone in carrozzina che riusciva invece a leggere o al volante.

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