Palermo, botte insulti ad un anziano disabile: indagate 5 persone

Anziano disabile picchiato e insultato a Palermo, 5 persone indagate: ecco la dinamiche dei fatti e cos’ha scoperto la polizia

Palermo, botte insulti ad un anziano disabile: indagate 5 persone
Ambulanza, Fonte: GettyImages

Un terribile fatto di cronaca è avvenuto a Palermo dove un uomo anziano, di circa 84 anni, secondo le indagini sarebbe stato picchiato, immobilizzato e offeso perché troppo lamentoso.

Queste sono state le ultime scoperte fatte dallo polizia dopo una serie di indagini presso la comunità siciliana Anni Azzurri, il centro situato in Via Benedetto Marcello.

Per cominciare il Gip del luogo ha emesso una misura cautelare di divieto di dimora e cinque persone sono state indagate per maltrattamenti aggravati.

I comuni in cui queste persone non possono risiedere sono: Palermo, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Ficarazzi, Monreale, Misilmeri, Villabate e Bagheria.

La polizia ha ottenuto le prove dei diversi maltrattamenti dopo ben tre mesi di indagini aiutate da diverse telecamere di sorveglianza e da alcune intercettazioni. Le diverse riprese avrebbe mostrato ben 100 avvenimenti tra insulti, botte e immobilizzazioni forzate.

Le persone indagate fanno tutte parte della stessa famiglia, infatti, il titolare della comunità siciliana Anni Azzurri era proprio il padre della suddetta.

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Palermo, botte e insulti ad un anziano: le indagini

Palermo, botte insulti ad un anziano disabile: indagate 5 persone
Fonte: Wikipedia (Autore: JaviDex)

Un agghiacciante fatto di cronaca è stato dunque scoperto a Palermo grazia alla polizia del luogo e alle diverse indagini condotte negli ultimi tre mesi. Un uomo anziano di 84 anni sarebbe stato picchiato, insultato e imbavagliato da alcuni membri del personale della struttura Anni Azzurri.

Ora cinque persone appartenenti alla struttura sopracitata sono indagate per maltrattamenti aggravati e il gip ha emesso per loro la misura cautelare di divieto di dimora in diversi comuni siciliani.

Anche una bandane è indagata per maltrattamenti. Quest’ultima era presente all’interno della comunità ma non vi era alcuna traccia del suo lavoro svolto.

La badante in questione, come riscontrato nelle recenti indagini, lavorava a nero ed era tra i riceventi dell’ambito reddito di cittadinanza.

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Secondo le indagini e le prove esaminate dagli agenti, l’anziano si lamentava e “disturba” gli altri presenti nella struttura. Questo sarebbe stato il motivo delle terribili vessazioni che l’uomo ha dovuto subire.

 

 

 

 

 

 

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