Pasta integrale vs pasta bianca: chi vincera?

Consumare pasta integrale al posto di quella non integrale ha decisamente effetti benefici per la salute. Scopriamo perché nel dettaglio

Pasta integrale VS pasta bianca
Pasta integrale VS pasta bianca (Getty Images)

La pasta integrale possiede più calorie rispetto alla pasta normale (scopri i benefici della pasta sul cuore), anche se la differenza non è particolarmente rilevante, eppure consumare pasta integrale è più salutare perché quest’ultima, oltre ad avere un più basso indice glicemico, è anche un alimento ricco di fibre, che contribuiscono ad aumentare la sensazione di sazietà, permettendo quindi di mangiarne un quantitativo inferiore e di consumare meno alimenti fuori pasto. Dunque la pasta integrale va benissimo anche nel caso di dieta ipocalorica, occorre piuttosto fare attenzione ai condimenti che non devono essere troppi o troppo elaborati. Via libera dunque al pomodoro fresco, legumi e verdure di stagione.

Altra differenza rispetto alla pasta bianca è data anche dall’apporto di proteine vegetali che svolgono importanti funzioni per l’organismo, nonché da un più basso apporto lipidico e da una considerevole presenza di carboidrati complessi e fibre, tutte proprietà che la rendono preferibile rispetto alla pasta non integrale.

La lentezza con cui l’organismo assorbe i carboidrati presenti nella pasta integrale fa in modo che anche l’energia venga rilasciata in maniera più graduale nel corso della giornata, permettendo un minor accumulo di grassi. Questo consente di mantenere la linea, è chiaro che occorrerà però tenere a mente tutti gli elementi che contribuiscono a mantenere uno stile di vita sano, sarà dunque sempre opportuno associare al consumo di pasta integrale un consumo di alcol moderato, una predilezione per cibi poco raffinati e chiaramente occorre prestare attenzione al fumo.

Pasta integrale: quali le indicazioni per i celiaci e quali le garanzie della pasta biologica

Chef a lavoro
Chef a lavoro (Getty Images)

Rispetto ai celiaci invece occorre fare attenzione al tipo di cereale da cui deriva la pasta integrale: chiaramente una persona celiaca non potrà consumare una pasta contenente glutine, dunque saranno bandite in quel caso paste realizzate con farina di semola, di farro e di avena. Sarà invece possibile consumare una pasta integrale realizzata con farina di miglio o di mais, che sono naturalmente prive di glutine. Ad ogni modo sarà sempre necessario prestare attenzione alle etichette: il prodotto per celiaci deve infatti sempre indicare una spiga sbarrata o la dicitura “senza glutine”. Scopri gli effetti della farina bianca.

Riguardo poi alla pasta biologica questa a differenza delle altre è sottoposta a due procedimenti di controllo: quelli effettuati durante la fase di produzione e quelli svolti dalle autorità pubbliche che certificano l’assenza di utilizzo di antiparassitari che tendono a depositarsi sulla superficie esterna di frutti, sementi o foglie.

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