Senzatetto trovato morto a Milano: a rischio anche altri clochard

Tragedia a Milano: un senzatetto di 64 anni è stato ritrovato morto, forse a causa del forte freddo, vicino alla metropolitana di Molino Dorino

Senzatetto trovato morto a Milano: a rischio altri anche clochard
Fonte: Ambulanza (GettyImages)

Un’altra tragedia si è consumata a Milano, precisamente vicino alla stazione della metropolitana di Molino Dorino: un senzatetto di origini rumene è stato trovato morto probabilmente a causa del forte freddo che si sta abbattendo sulla capitale lombarda.

L’uomo in questione si chiamava Nica Tudor ed aveva 64 anni. Una ragazza che si trovava nei pressi della metropolitana si è accorta del terribile accaduto ed ha chiamato i soccorsi, quando questi ultimi sono arrivati sul posto, però, per l’uomo non vi era già niente da fare e i sanitari hanno soltanto costatato il decesso, probabilmente avvenuto molto prima dell’arrivo della ragazza e dei soccorsi.

Nica Tudor era conosciuto dalle associazioni del luogo e dai servizi sociali del Comune di Milanosceva e, come spiegano a Palazzo Marino, l’uomo era già noto alle unità che perlustravano la zona ogni notte per convincere i clochard ad accettare un posto in un edificio protetto.

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Senzatetto trovato morto a Milano: 51mila clochard a rischio

Senzatetto trovato morto a Milano: a rischio altri anche clochard
Carabinieri (GettyImages)

Un terribile fatto di cronaca si è dunque verificato ieri, 5 dicembre 2019, a Milano. Un senzatetto è stato trovato esanime nei pressi della metropolitana di Molino Dorino.

L’uomo in questione, come detto, era di origini rumene, aveva 65 anni e si chiamava Nica Tudor, già noto alle associazioni locali che ogni giorno perlustravano la zona per tenere sotto controllo la situazione.

Secondo gli ultimi dati dell’Uecoop, i clochard a rischio in Italia sono circa 51mila. Le persone in questione vivono in ogni angolo del Paese in situazioni disagiate e senza alcuna speranza di riscatto, l’unico aiuto viene dalle associazioni di volontariato e dalle persone del luogo.

Sempre secondo l’Uecoop il terribile cambiamento climatico e le basse temperature stanno facendo precipitare la situazione, infatti, vi è necessità di maggiore coinvolgimento da parte delle istituzioni.

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Inoltre secondo quanto riportato dai dati Istat e dall’Unione Europea delle Cooperative: “Si tratta di una fascia di disagio sociale che comprende i 300mila nuovi poveri che fra il 2016 e il 2017 hanno fatto superare all’Italia la quota di oltre 5 milioni di persone che vivono in miseria”.

 

 

 

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