Schiaffi e insulti ai bambini di un asilo nido di Varese

Una maestra dell’asilo nido di Cocquio Trevisago in provincia di Varese è stata sospesa per sei mesi per maltrattamenti nei confronti di bambini 

Varese: schiaffi ed insulti a bambini di un asilo nido
Varese: schiaffi ed insulti a bambini di un asilo nido (Hans, Pixabay)

Ennesimo caso di “violenza” sui bambini da parte di un’insegnante. Stavolta il grave episodio si è verificato all’asilo nido di Cocquio Trevisago località situata nella provincia di Varese. La maestra, secondo quanto emerso dalle indagini svolte dai carabinieri ed iniziate grazie alle segnalazioni di alcuni genitori, offendeva i piccoli gridando loro “sei proprio un terrone”. In alcune circostanze oltre alla violenza verbale si sarebbe lasciata andare anche a degli schiaffi, senza poi curarsi del giustificato pianto da parte dei piccoli malcapitati. Inoltre, rincarava la dose con frasi diventate abbastanza consuetudinarie nel tempo, come ad esempio “guardati, fai schifo”, “piangi che così ti passa”.

Per questo, è stata sospesa per sei mesi dalla professione. L’accusa è di maltrattamento a bambini in età compresa tra tra pochi mesi e due anni. L’auspicio è che il provvedimento possa diventare maggiore durata se non definitivo. È inconcepibile pensare che nelle scuole si possano “perdonare” comportamenti simili.

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Varese: maltrattamenti asilo nido
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A rendere la situazione ancor più inquietante sono gli incontri che la donna aveva con il suo compagno, che si introduceva all’interno della scuola di nascosto. I due si appartavano in una stanza e si lasciavano andare a rapporti sessuali, mentre i bambini erano in classe da soli senza qualcuno che garantisse loro la sicurezza del caso. L’uomo è stato ripreso anche mentre dormiva o si cambiava davanti ai piccoli. Una “scoperta” fatta grazie alle telecamere di sorveglianza installate dai carabinieri all’interno della struttura per appurare il reale andamento dei fatti.

Una situazione che ha scioccato i bimbi, che in alcuni casi hanno manifestato problemi di insonnia e di incubi notturni, oltre che reazioni autolesionistiche. Motivo per cui sono stati ritirati dalla scuola di Cocquio Trevisago, onde evitare ulteriori traumi. In questa tenera fascia d’età episodi del genere, possono essere condizionanti per diversi anni.

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