Caso Luca Sacchi, anche la vittima criptava le chat

Arrivano novità e e ulteriori dettagli in merito alla morte di Luca Sacchi: sembrerebbe infatti emergere che anche la vittima criptasse le chat

Caso Luca Sacchi, anche la vittima criptava le chat
Omicidio Luca Sacchi (Roma Fanpage, @Fanpage.it.Roma)

Novità e nuovi particolari arrivano in merito alla tragica vicenda legata alla morte di Luca Sacchi, il ragazzo di Roma ucciso la sera del 23 ottobre scorso con un colpo di pistola, attorno la cui morte si addensano ancora misteri.

Nelle ultime ore emergono importanti dettagli che potrebbero aiutati a comprendere realmente l’accaduto e ricostruire la corretta dinamica dei fatti.

Dopo la notizia, in cui sembrerebbe che la fidanzata di Luca, l’ucraina 25enne Anastasiya Kylemnyk avesse una relazione segreta, ora c’è un altro elemento che potrebbe dimostrarsi essere significativo. Pare infatti che Luca Sacchi utilizzasse anch’egli Signal, un’applicazione che prevede la cancellazione automatica dei messaggi.

Tale informazioni emerge dal verbale di Domenico Marino Munoz, presente la sera del 23 ottobre in Via Bartoloni.

Anche i pusher accusati dell’omicidio Sacchi, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, usavano canali di comunicazione non intercettabili.

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CASO LUCA SACCHI – DAL BANCOMAT SCOMPARSO ALLE CHAT CRIPTATE

Si continua incessantemente a cercare la verità, per scoprire cosa sia accaduto, o meglio le motivazione e la ricostruzione della vicenda drammatica in cui a perdere la vittima è stato Luca Sacchi, il ragazzo romano sparato la sera di quel tragico 23 ottobre.

Come detto, pare che Luca utilizzasse l’applicazione Signal. Sembra che poche ore prima del giorno dell’omicidio, avesse comunicato l’appuntamento al pub ad un terzo amico, che insieme alla fidanzata di Luca e a Giovanni Princi, avrebbe assistito all’incontro per la droga finito male.

L’utilizzo di tale applicazione da parte di Luca emergerebbe come detto nel nerbare di Domenico Marino Munoz: “Alle ore 23:30 di quella sera, ho ricevuto sul mio telefonino cellulare, tramite applicazione Signal, un messaggio da parte di Luca, il quale mi comunicava che era in compagna della sua fidanzata Anastasiya e che mi invitava a raggiungerlo per bere una birra al pub”.

Queste, le parole ai carabinieri. Inoltre aggiunge che “non sembrava affatto preoccupato, non mi risulta che Luca facesse uso di sostanza stupefacenti né che frequentasse persone poco raccomandabili”.

Intanto, il 28 ottobre il papà di Luca ha presentato una denuncia ai carabinieri per il bancomat scomparso. Sembra infatti che tra gli effetti personali presenti nell’armadietto di Luca mancasse la carta del bancomat. Nonostante il papà l’abbia cercata ovunque, non è saltato fuori e dunque ha deciso di denunciare la sparizione.

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