Strage di Corinaldo, l’appello di un padre in nome della figlia

Fazio Fabini padre della giovane Emma morta circa un anno fa nella strage di Corinaldo, vorrebbe rivedere gli ultimi momenti della figlia dal suo cellulare. È disposto a tutto pur di sbloccarlo 

Strage di Corinaldo
Strage Corinaldo, padre non riesce a sbloccare cellulare della figlia scomparsa. Fonte: GettyImages

È passato quasi un anno dalla strage di Corinaldo (avvenuta per l’esattezza l’8 dicembre 2018), in cui sei ragazzi persero la vita presso la discoteca Lanterna Azzurra in attesa del concerto del trapper Sfera Ebbasta.

Alcuni individui spruzzarono in sala dello spray al peperoncino provocando la fuga delle persone prese dal panico. Mentre si dirigevano verso l’uscita, la balaustra posta sulla rampa d’emergenza è ceduta, facendo precipitare diverse persone.

Tra queste Emma Fabini, 14 anni residente a Senigallia. Il padre Fazio ha da poco riottenuto il suo cellulare, che fu sequestrato per via delle indagini del caso. Adesso che l’Iphone della ragazza è tornato a casa, il padre vuole sbloccarlo (non conosce la password) per poter vedere le foto, i video e i messaggi di Emma. Un desiderio più lecito visto che purtroppo non potrà più riabbracciarla. Al momento però ogni tentativo è stato vano. Si è rivolto alla polizia postale, alla Apple e ad alcuni tecnici specializzati, che però non sono riusciti ad esaudire il desiderio di uomo che dopo tanto dolore è alla ricerca di un momento di commemorazione.

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Strage di Corinaldo: la soluzione per sbloccare il telefono di Emma

Strage di Corinaldo
Fonte: GettyImages

L’ultima speranza del padre di Emma, che non vuole altro che “rivedere” la figlia nei suoi ultimi istanti di vita, è la possibilità di portare il cellulare della figlia a Monaco di Baviera, dove sembra ci sia un team di esperti che per circa 3000 euro possano sbloccare il dispositivo della ragazza. Un’ipotesi che l’uomo è disposto a perseguire anche se fa sorgere degli interrogativi abbastanza imbarazzanti. È una questione di inviolabilità o di prezzo? A quanto pare più la seconda. Ma poco importa, ciò che interessa al signor Fabini è sbloccare quel “maledetto” cellulare e lasciarsi andare all’emozione di ripercorrere la felice esistenza della sua Emma, spezzata da un incidente che ancora oggi appare assurdo.

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