Va a trovare un amico, poi inizia l’incubo durato 10 giorni

Donna sequestrata e picchiata da un uomo conosciuto in chat. Lei originaria della Repubblica Ceca si era recata in Italia per conoscerlo, ma al suo arrivo è iniziato un incubo durato per diversi giorni

Donna violentata e sequestrata
Donna violentata e sequestrata

Una storia ci giunge dal padovano, per l’esattezza da Tribano, dove un uomo ha abusato di una donna per giorni, tenendola prigioniera in casa sua.

Lei 22enne della Repubblica Ceca si era recata in Italia per conoscere Peter Chiebuka, un 26enne di origine nigeriane che aveva incontrato in chat. I due si sono scambiati messaggi per diverse settimane, poi lui l’ha convinta a recarsi nel piccolo paese veneto per approfondire la loro conoscenza.

Una volta giunta sul posto per la ragazza è iniziato un vero e proprio incubo: l’uomo l’ha portata a casa sua e ha abusato di lei in maniera violenta e reiterata per diversi giorni. Una trama davvero agghiacciante e soprattutto difficile da prevedere. Da altro canto i rapporti mediati da pc o da qualsiasi altro strumento tecnologico, non possono mai far capire a pieno con chi si ha realmente a che fare.

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Donna violentata e sequestrata: provvidenziale l’intervento di un amico

Donna violentata e sequestrata
Donna violentata e sequestrata

La svolta è arrivata quando la povera vittima è riuscita a riprendere possesso del suo cellulare. Ha prontamente avvertito un amico in Francia, il quale si è messo in contatto con le forze dell’ordine locali, che hanno poi avvisato i colleghi in Italia.

Una volta localizzato il dispositivo della ragazza è stato avviato il blitz dei Carabinieri di Albano Terme che hanno tratto in salvo la giovane e contestualmente hanno arrestato l’aggressore, un uomo giunto richiedente asilo, giunto in Italia qualche tempo fa.

Probabilmente dopo questo episodio potrebbe essere rispedito nuovamente nel suo paese d’origine, anche perchè oltre alla violenza (già di per sè da condannare), si aggiunge l’aggravante del sequestro di persona. Naturalmente come è giusto che sia, dovrà prima pagare per ciò che ha fatto e vista la gravità della situazione, è lecito aspettarsi una condanna esemplare.

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