Omicidio piccolo Loris: la Cassazione conferma la condanna per la madre, Valeria Panarello. Sconterà 30 anni di reclusione
Altre novità, legate a fatti di cronaca in Italia: La Cassazione ha confermato la condanna comminata inizialmente alla mamma del piccolo Loris Stival, ucciso all’età di otto anni nella propria casa a Ragusa. Il fatto, risale al 29 novembre 2014 ed ora, a quasi cinque anni esatti dall’orribile vicenda, il 30 anni di reclusione richiesti per la madre del piccolo, Veronica Panarello, sono stati confermati.
Andrea Stival, padre del piccolo Loris, si è detto soddisfatto a telefono con il suo legale, l’avvocato Daniele Scrofani che ha commentato la decisione della conferma, affermandosi certo che sia stata la mamma ad uccidere Loris e che ora, bisogna pensare al futuro.
Omicidio Loris, la Cassazione conferma 30 anni alla madre
All’epoca dei fatti, il corpo del piccolo fu trovato in un canalone in prossimità della sua abitazione. La mamma, Veronica, dichiarò di aver accompagnato il bambino a scuola, versione smentita dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Dopo, la signora Panarello cambiò più volte versione dei fatti, risultando sempre meno credibile.
Ma non è finita, Veronica Panarello, dovrà apparire in tribunale anche il prossimo 26 novembre, per rispondere dell’accusa di calunnie ai danni del nonno del piccolo, suo ex suocero. Il papà di Andrea Stival infatti, sarebbe stato accusato durante varie fasi del processo, da Veronica che affermava che il nonno avesse compiuto il gesto, perché il bambino sapeva di una relazione, proprio tra lei ed il signor Stival.
Ma c’è anche un’altra accusa di cui dovrà rispondere la mamma di Loris, quella di minacce di morte. Il prossimo 24 gennaio, sarà al Tribunale monocratico di Catania, per aver minacciato, proprio il nonno del piccolo, già accusato del fatto. Le minacce della signora Veronica sono state fatte in un’aula di Tribunale e corrispondono a minacce di morte. “Prega Dio che ti trovo morto perché altrimenti ti ammazzo io con le mie mani quando esco”, avrebbe urlato la donna.
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