La stagione dei concorsi pubblici continua a proporre nuovi bandi. L’ultimo in ordine di tempo è quello relativo alla Prefettura. Lo scorso 19 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando relativo al suddetto concorso e ci sarà tempo fino al 19 dicembre per potersi iscrivere.
La Prefettura è un organo del Ministero dell’Interno che svolge la funzione di rappresentanza governativa sulle province e ha sede nel capoluogo regionale. A capo c’è il prefetto che svolge vari compiti tra cui vigilare sulle attività amministrative e decidere in merito ad ordine e sicurezza pubblica.
Dunque per questo motivo non sarà affatto semplice aggiudicarsi un posto tra i 200 disponibili. Saranno attuati criteri rigidi oltre che prove selettive ad alto coefficiente di difficoltà. Chi riuscirà a superare l’iter previsto inizierà la carriera prefettizia previa partecipazione ad un corso di formazione. Per poter inviare la domanda bisogna seguire la procedure informatizzata presente sul sito concorsiciv.interno.gov.it e disporre dell‘identità digitale SPID.
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Per quanto concerne i requisiti per poter prendere parte al concorso, in primis bisogna essere cittadini italiani. Altro parametro inoppugnabile è quello dell’età. Possono infatti partecipare solo che coloro che non hanno compiuto 35 anni. Il limite però aumenta di un anno per coloro che sono coniugati e di un anno per ogni figlio a carico. Cinque anni in più per gli appartenenti alle categorie protette e fino a tre anni per coloro che hanno prestato servizio militare. Le altre due prerogative sono il godimento dei pieni diritti civili e politici, qualità morali e di condotta e idoneità fisica all’impiego. Inoltre non sono ammessi al concorso coloro che sono esclusi dall’elettorato politico attivo, coloro che sono stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento.
Passando ai titoli di studio, è indispensabile la laurea, specialistica o triennale non fa differenza, purchè sia inerente i seguenti ambiti: giurisprudenza, economia, storia, scienze politiche, sociologia, scienze dell’amministrazione. Per qualsiasi chiarimento in merito è bene consultare il Bando di Concorso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Una volta chiusa la fase di iscrizione si procederà con una prova preselettiva in cui andranno avanti “solo” i primi 1400. Il test sarà a risposta multipla. Riguarderà i seguenti argomenti: diritto amministrativo, diritto civile, diritto costituzionale, diritto comunitario, economia politica e storia contemporanea.
Lo step successivo si articolerà in altre cinque prove: tre elaborati su diritto amministrativo, storia e diritto civile, la risoluzione di un caso in ambito giuridico amministrativo e una prova di lingua inglese o francese (a discrezione del candidato). Una superati questi ulteriori test ci sarà un esame orale finale sulle materie dei vari scritti. A queste potrebbero essere aggiunte altri argomenti come ad esempio nozioni generali di sociologia e scienze, diritto penale, scienze delle finanze e legislazione speciale ed amministrativa riferita alle attività.
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