Dimartedì – esce Di Maio ed entra Salvini: la domanda di Giovanni Floris

Puntata ricca di ospiti a Dimartedì, con la presenza tra gli altri prima del ministro Di Maio e poi di Matteo Salvini: la domanda del conduttore Floris

Dimartedì - esce Di Maio ed entra Salvini: la domanda di Giovanni Floris
Dimartedì (Facebook, @dimartedi)

Quella andata ieri in onda, martedì 8 ottobre su LA 7, è stata una serata ricca di interventi e ospiti per Dimartedì, il programma condotto da Giovanni Floris, tra cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il leader della Lega Matteo Salvini.

Tanti i temi trattati con ampio spazio riservato alla politica e all’attualità, con uno sguardo focalizzato soprattutto sulle strategie e le proposte di cui si sta parlando in queste ore al governo PD – M5s.

Dimartedì - esce Di Maio ed entra Salvini: la domanda di Giovanni Floris
Luigi Di Maio (GettyImages)

Il capo politico del movimento 5 stelle si è soffermato, rispondendo alle domande, su quanto sia realmente accaduto nel periodo antecedente alla formazione del nuovo esecutivo, ovvero nel corso della crisi di governo estiva. Il tutto, prima che arrivasse come ospite proprio l’ex alleato Salvini.

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DIMARTEDÌ, LA DOMANDA DI FLORIS AL MINISTRO DI MAIO PRIMA DELL’ARRIVO DI MATTEO SALVINI

Puntata particolarmente interessante quella di Dimartedì, andata dunque ieri in onda su LA 7: prima dell’arrivo di Matteo Salvini, Floris ha posto delle domande al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, presente in studio, tra cui una in particolare.

Dimartedì - esce Di Maio ed entra Salvini: la domanda di Giovanni Floris
Lorenzo Fontana e Matteo Salvini (GettyImages)

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Intervenuto sulla crisi di governo, Di Maio ha affermato di aver ricevuto un messaggio da Salvini l’8 agosto: “quello che ti ho detto fino a ieri è cambiato”. Il capo politico a 5 stelle ha poi aggiunto di non poter star dietro “alle perversioni di uno che dalla sera alla mattina fa cadere un governo”.

Al momento dei saluti, Floris annuncia l’arrivo di Salvini e chiede a Di Maio di restare, ma quest’ultimo si alza velocemente per lasciare lo studio chiosando: “Grazie, me lo saluti”.

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