Brexit, ultimatum dell’Unione Europea a Johnson: piano in 12 giorni

Ultimatum dell’Unione Europea a Johnson: il Premier britannico ha 12 giorni di tempo per presentare un piano scritto per la Brexit

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Boris Johnson (Getty Images)

Mentre in Patria ha visto naufragare, anche per merito di un nugolo di dissidenti parlamentari tory che hanno votato contro le indicazioni del leader del loro partito, due sue mozioni per andare alle urne per la metà di ottobre, in tempo utile per perfezionare la Brexit, entro il 31 ottobre e non chiedere un ulteriore rinvio, il Premier britannico Boris Johnson deve anche fare i conti con una sorta di ultimatum impostogli dall’Unione Europea. Come ha reso noto il Premier finlandese Antti Rinne, in qualità di Presidente di turno dell’Unione Europea, a Johnson sono state concesse due settimane, per la precisione, 12 giorni, per presentare un bozza scritta di accordo per la Brexit. Un’accelerazione nel negoziato, ha precisato sempre Antii Rinne, concordata con il Presidente della Francia Emmanuel Macron.

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Brexit, ultimatum dell’Unione Europea a Johnson: piano in 12 giorni. Il Premier britannico: “Brexit entro il 31 ottobre”

Comunque, il Premier britannico non sembra affatto turbato dall’ultimatum piovutogli addosso tra capo e collo, anzi, continua a ritenere che si possa arrivare ad un accordo in occasione di un summit con i leader europei il prossimo 17 ottobre. Inoltre, assicura che la Brexit si perfezionerà, comunque, il 31 ottobre, anche “no deal“, cioè senza accordo. Proprio in previsione di tale infausta evenienza ieri il Parlamento europeo, con 544 voti a favore, 126 contrari e 38 astenuti, ha approvato una risoluzione in base alla quale, in caso di Brexit no deal, la cui responsabilità ricadrebbe interamente sul governo britannico, gli obblighi finanziari e di altro genere del Regno Unito verso l’Ue continueranno ad essere vigenti. Insomma, visti tali presupposti, non sembra profilarsi all’orizzonte un’uscita ordinata del Regno Unito dall’Unione Europea.

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