Fondi russi alla Lega, Conte: “Dobbiamo trasparenza”

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Il Premier Giuseppe Conte (Getty Images)

A margine della cerimonia di chiusura, a Napoli, dell’Universiade Conte è ritornato sulla nota di Palazzo Chigi che ha smentito Salvini: “Chiarimento doveroso”

Anche il Premier Giuseppe Conte si unisce al coro di chi chiede che il Ministro dell’Interno, nonché leader della Lega, chiarisca in Parlamento sulla controversa vicenda dei fondi russi al proprio partito anche alla luce dell’apertura di un fascicolo d’ indagine da parte della Procura della Repubblica di Milano per tentata corruzione internazionale. Richiesta, finora, rispedita ai mittenti dal diretto interessato. A margine della cerimonia di chiusura della 30esima Summer Universiade, che ha avuto come cornice lo Stadio San Paolo di Napoli, Conte e’ ritornato sul contenuto della nota ufficiale di Palazzo Chigi che ha smentito la ricostruzione fornita dal leader del Carroccio sulla presenza, alla cena con Putin durante la recente visita di Stato a Roma del Presidente della Federazione Russa, di Gianluca Savoini, l’uomo al centro dell’affaire dei finanziamenti russi alla Lega: “Ho già chiarito che ho fiducia nel mio Ministro dell’Interno Salvini, ovviamente dobbiamo trasparenza e per quanto mi riguarda l’ho resa nella massima forma e credo che la questione del ruolo della Presidenza del Consiglio sia abbastanza definito”.

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Fondi russi alla Lega, Conte: “Dobbiamo trasparenza. Chiarimento doveroso”

Un chiarimento, con la precisazione sulla partecipazione di Savoini alla cena con Putin, che il Premier Conte ha ritenuto “doveroso” in nome proprio di quella trasparenza che pretende, si legge tra le righe, anche dallo stesso Salvini. Sulla riluttanza di quest’ultimo a riferire in Aula al Parlamento anche il vicepremier Luigi Di Maio ha preso posizione allineandosi con il Premier Conte: “Quando il Parlamento chiama, il politico risponde perché il Parlamento è sovrano e lo dice la nostra Costituzione. Peraltro quando si ha la certezza d’essere strumentalizzati, l’Aula diventa anche un’occasione per dire la propria, difendersi e rispondere per le rime alle accuse, se considerate ingiuste”. Intanto, sul fronte giudiziario dell’affaire, in giornata è previsto, a Milano, l’interrogatorio di Savoini, nell’ambito del quale i pm sentiranno anche l’avvocato Merenda, tra i partecipanti per sua esplicita ammissione all’incontro tra Savoini ed i petrolieri russi all‘Hotel Metropol di Mosca, e probabilmente il consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepremier Salvini, Claudio D’Amico.

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