‘Ndrangheta in Emilia-Romagna, operazione della Polizia di Stato: 16 arresti

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Blitz della Polizia di Stato contro la ‘ndrangheta in Emilia-Romagna: 16 arresti tra cui il Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso

Un altro colpo messo a segno dalla Polizia di Stato nel contrasto alla ‘ndrangheta in Emilia Romagna: 16 le misure restrittive nei confronti di presunti affiliati  alle cosche storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro, provincia di Crotone. I provvedimenti dell’operazione “Grimilde” sono stati emessi dal gip di Bologna su richiesta della locale Dda. Eseguite anche perquisizioni in tutta Italia nei confronti di soggetti che, pur non essendo stati raggiunti da una misura cautelare, sono comunque risultati contigui alla cosca. Associazione di stampo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro i reati contestati, a vario titolo, ai destinatari delle misure restrittive.

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‘Ndrangheta, operazione della Polizia di Stato: 16 arresti tra cui il Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza

A conferma di come le cosche calabresi di ‘ndrangheta si siano infiltrate non solo nel tessuto economico di una delle regioni italiane a più alta densità di insediamenti produttivi e quindi più dinamiche, l’Emilia-Romagna, ma anche nelle istituzioni locali,  fra gli arrestati figura il Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso. A finire tra le maglie della giustizia anche elementi di spicco  della consorteria ‘ndranghetistica emiliana  tra i quali Francesco Grande Aracri e i due figli Salvatore e Paolo, ritenuti ai vertici del clan attivo nelle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e residenti a Brescello, assurto alla ribalta delle cronache per essere il primo comune emiliano ad essere stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Puntuale il commento, con un post su facebook, del Ministro dell’Interno Matteo Salvini: ” Nessuna tregua e nessuna tolleranza per i boss, avanti tutta contro i clan “.

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