Palermo, tangenti al Provveditorato OO.PP. : 4 arresti

Quattro funzionari del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Napoli arrestati ed 8 imprenditori raggiunti da un’interdittiva per tangenti

La Polizia di Stato ha eseguito 4 arresti e altre 10 misure cautelari, nell’ambito dell’operazione denominata “Cuci e Scuci”, nei confronti di imprenditori e funzionari del Provveditorato Opere Pubbliche di Palermo accusati di corruzione, falso in atti pubblici e truffa aggravata ai danni dello Stato. Come riporta l’edizione on line del Giornale di Sicilia, i quattro funzionari arrestati alla fine del 2017 erano già finiti nel registro degli indagati. Coinvolti altri due funzionari che sono stati sospesi per un anno, mentre sono otto gli imprenditori raggiunti da un‘interdittiva e per un periodo non potranno partecipare ad appalti banditi dalla pubblica amministrazione.

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Palermo, tangenti al Provveditorato OO.PP. : 4 arresti. Indagine partita da denuncia di un imprenditore

L’indagine ha portato alla luce un sistema di tangenti che inquinava il settore degli appalti per opere pubbliche che ha interessato un importante distretto ministeriale che ha la responsabilità di stanziare cospicui fondi pubblici. Inchiesta avviata dopo la denuncia di un imprenditore che si era visto rivolgere una richiesta di tangenti da parte di alcuni dei funzionari pubblici, in servizio presso il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Palermo, oggi arrestati, nel corso della ristrutturazione edile di una scuola elementare nella provincia di Palermo. Di regola, la tangente corrispondeva a circa il 2-3% dell’importo complessivo del finanziamento statale. L’imprenditore, che accettava di pagarla, rientrava dell’esborso attraverso l’inserimento di capitoli di spesa fittizi o maggiorati nei documenti contabili predisposti dai funzionari pubblici.

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