“Save the children”, Yemen: 6500 bambini morti o mutilati

(Getty Images)

Drammatico il report di “Save the children” pubblicato in  occasione del quarto anniversario  della guerra civile in Yemen: 6500 i bambini morti o mutilati, 1.5 milioni quelli costretti a fuggire dalle loro case

Winston Churchill amava ripetere che in ogni conflitto bellico la verità è la prima vittima. Non è così, in ogni guerra le prime vittime sono i civili ed in particolare i bambini. Infatti nel suo report sulla guerra civile nello Yemen, giunta al quarto anno, Save the children stima che i minori uccisi o mutilati dalle bombe lanciate in Yemen dalla coalizione a guida saudita sono 6.500, tuttavia  il numero potrebbe essere anche più elevato. Inoltre più di 19.000 raid aerei, 13 al giorno, più di uno ogni 2 ore, hanno distrutto scuole, ospedali e case costringendo a fuggire 1,5 milioni di bambini dalle loro case e dai loro villaggi e che in molti casi, più di 1 al giorno, sono stati colpiti dai bombardamenti proprio mentre tentavano di ripararsi in un luogo sicuro.

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“Save the children”, Yemen: 6500 bambini morti o mutilati. Armi occidentali alla coalizione a guida saudita

Come se tutto ciò non bastasse, al report di Save the children si aggiunge la denuncia di Amnesty secondo la quale Usa, Regno Unito, Francia e Italia forniscono armi alla coalizione nonostante le prove dimostrano che  sono usate per commettere crimini di guerra. Quindi bambine e bambini vittime dirette delle bombe vendute dai governi stranieri alla Coalizione a guida saudita che ogni mese uccidono o feriscono gravemente 37 minori in un Paese sconvolto da un conflitto cruento e senza fine dove 10 milioni di minori non hanno accesso a cure mediche adeguate, tantissimi rischiano di morire di fame e 1 ragazza su 3 e 1 ragazzo su 4 non hanno la possibilità di andare a scuola.

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