Mafia, sequestrati beni al boss Diego Calì

Sono stati acquisiti al patrimonio dello Stato, dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, i beni, mobili ed immobili per un valore di 2 milioni di euro, nella disponibilità del boss mafioso Diego Calì

Sono stati sequestrati  beni per due milioni di euro, tra cui due società di pompe funebri e commercio di articoli funerari, al  boss mafioso di Caltanissetta Diego Calì. A seguito del pronunciamento della Corte di Cassazione, i beni sequestrati al padrino 67enne sono stati acquisiti al patrimonio dello Stato. I beni erano stati confiscati con sentenza della Corte d’appello di Caltanissetta nel 2013. Un vero e proprio tesoro costituito da beni mobili e immobili, tra cui 3 ville, 6 appartamenti, 6 magazzini, 6 terreni, 14 veicoli, un velivolo da diporto, 6 conti correnti, 10 depositi di risparmio e un fondo comune di investimento.

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Mafia, sequestrati beni al boss Diego Calì. Decreto di confisca esteso anche ai familiari

Il decreto di confisca dei beni, esteso anche ai familiari conviventi, è stato disposto a seguito degli accertamenti patrimoniali  condotti dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Caltanissetta, delegato dalla Procura della Repubblica – D.D.A. presso il Tribunale di Caltanissetta, a carico di Diego Calì, sul conto del quale sono state svolte ulteriori indagini per l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno. Le attività hanno preso l’avvio a conclusione delle indagini nell’ambito dell’operazione denominata “Nuovo mandamento“, in particolare a seguito dell’omicidio del boss di San Cataldo, Salvatore Calì, avvenuto il 27 dicembre 2008, e del tentato omicidio di Stefano Giuseppe Mosca, che ha avuto luogo il 27 novembre 2009, rispettivamente cugino e nipote di Diego Calì.

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