Tav, Salvini: ” L’analisi costi-benefici non mi ha convinto “

 

 

 

Il vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini (Ansa)

Matteo Salvini si schiera dalla parte di chi nutre più di un dubbio sulle conclusioni dell’analisi costi-benefici della Tav. Ha infatti risposto con un “no” deciso a chi  gli domandava se l’analisi l’avesse convinto

Continua a far discutere l’analisi costi-benefici della Tav, a pronunciarsi in merito è anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. A margine della presentazione del report sulle Agromafie, a Roma, alla domanda se condividesse le conclusioni dell’analisi effettuata dalla commissioni di esperti, ha risposto con un perentorio “no” che potrebbe preannunciare nuvoloni all’orizzonte per l’esecutivo gialloverde. ” Più viaggiano veloci le merci e le persone e meglio è “, così ha poi argomentato la sua perplessità circa le risultanze della suddetta analisi. Tuttavia il leader del Carroccio esclude che ciò possa aprire un nuovo fronte di polemica all’interno della maggioranza di governo. ” Siamo d’accordo, oggi si va in Consiglio dei Ministri “, ha così replicato a chi gli domandava se vi fosse già un accordo sul dossier Tav.

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Tav, Salvini: ” L’analisi costi-benefici non mi ha convinto “. Anche la Commissione Ue chiede chiarimenti

Mentre il Premier Conte assicura che è soltanto una questione di giorni la decisione del governo in merito alla prosecuzione o meno dei lavori per la Tav, la Commissione Ue “sta analizzando l’analisi costi-benefici della Tav e chiederemo chiarimenti alle autorità italiane”. Così la portavoce della Commissione Ue ai Trasporti Violeta Bulc. Sull’eventuale blocco dei fondi, data l’indecisione  del governo italiano, il portavoce ha detto che “non c’è una scadenza fissata” ma certamente “più passa il tempo, e si accumulano ritardi, più i rischi aumentano”. Un costo indiretto che rischia di rendere estremamente salato il conto da pagare in caso di dismissione dell’opera se si considera anche la perdita secca, secondo le stime del Presidente di Confindustria Boccia, di 50 mila posti di lavoro.

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