M5S, no raccomandati in Rai: pronti a bloccare la striscia di Maglie

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Il Movimento 5 Stelle si schiera contro gli incarichi Rai ai raccomandati e punta il dito contro la striscia informativa affidata a Maglie. La Lega difende la giornalista sovranista

 

La striscia informativa di Maglie su Rai è oggetto di contrasto tra Movimento 5 Stelle e Lega. I pentastellati si scagliano contro i raccomandati, mentre il carroccio difende la giornalista sovranista. Si tratta dell’ennesimo oggetto della discordia tra le due forze governative, unite da un “contratto” quanto mai insufficiente. Questa volta a creare scompiglio è la giornalista Maria Giovanna Maglie, di idee sovraniste, che ha ricevuto la proposta di Rai 1 di condurre una striscia informativa. Le prime rimostranze arrivano da Usigrai (Unione Sindacale dei Giornalisti Rai), e riguardano il fatto che la giornalista non risulti iscritta all’Ordine. Secondo il tweet di Vittorio Di Trapani, infatti, Maglie sarebbe una scelta mirata, volta alla diffusione delle idee sovraniste propugnate dalla Lega. Sebbene la giornalista non abbia ancora accettato l’incarico di condurre la striscia già di Enzo Biagi, il M5S cavalca l’onda della polemica.

Maglie alla Rai: la contesa tra M5S e Lega

Il Movimento 5 Stelle si scaglia contro la striscia di Maglie su Rai 1, che rappresenterebbe l’approdo dei raccomandati agli incarichi Rai. I pentastellati si appellano a un’intervista del 1991, in cui la giornalista Maria Giovanna Maglie ammetteva di essere arrivata in televisione grazie all’aiuto di Bettino Craxi. A questo si aggiunge il già citato mancato conseguimento dell’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Massimiliano Capitanio, segretario leghista della commissione di Vigilanza Rai, ribatte difendendo la collega. “Da giornalista difendo l’ordine e tutti i suoi satelliti, ma vorrei e che l’attenzione fosse rivolta a ben altri casi dove il tesserino è stato brutalmente e velocemente svenduto a logiche commerciali”, questa la sua conclusione.

Dal canto suo, Maglie ritiene che le polemiche siano “un fuoco preventivo teso a far saltare la mia conduzione della striscia”. All’accusa sull’iscrizione all’Ordine, risponde che era il suo defunto padre a occuparsi delle pratiche burocratiche legate alla sua professione. Arriva una risposta anche da Forza Italia, che ha inviato una lettera al presidente della commissione Vigilanza Rai Alberto Barachini. Il contenuto della richiesta sarebbe quello della garanzia della par condicio, possibile grazie all’incarico di Maglie.

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