Vertenza Pernigotti, Di Maio: “Fabbrica deve restare a Novi Ligure”

 

Pernigotti Di Maio Novi Ligure
Lo storico impianto Pernigotti di Novi Ligure rischia la chiusura

Il vicepremier Di Maio nello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, messo in vendita dalla nuova proprietà turca. Sperlari in lizza per l’acquisto. 

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha incontrato gli operai dello stabilimento di Novi Ligure della Pernigotti. Il vicepremier, impegnato in queste ore in un botta e risposta a distanza con Salvini, ha voluto manifestare la solidarietà del governo agli operai a rischio licenziamento. “Pernigotti deve continuare a esistere qui, con i suoi lavoratori. Sono qui per dire loro che la battaglia continua e che hanno il governo al loro fianco. Non si può dividere il marchio Pernigotti dai lavoratori che ne hanno fatto la storia e dalla comunità di Novi Ligure”, ha detto Di Maio all’ingresso dello stabilimento piemontese.

Vertenza Pernigotti: si cercano possibili acquirenti

Negli scorsi mesi, il gruppo turco proprietario della Pernigotti, aveva comunicato a sorpresa la decisione di sospendere la produzione dello stabilimento piemontese e “esternalizzare le proprie attività produttive unicamente presso il territorio nazionale”. Il 26 dicembre, Pietro Pellegrini (segretario nazionale Uila-Uil) aveva lanciato un appello: “La Sperlari torni a casa, torni a Novi Ligure”. L’obiettivo è trovare partner commerciali che rilevino lo stabilimento novese e rilancino la produzione di un’autentica eccellenza del nostro paese.  A tal scopo, si è svolto nelle scorse ore un incontro tra i sindacati ed il colosso Sperlari che sarebbe interessato all’acquisto. In lizza c’è anche un fondo indiano.

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