Prosciutto crudo, attenti a quelli confezionati: potrebbero essere un rischio per la salute

Il prosciutto crudo del supermercato può essere dannoso per la salute: attenzione a questo dettaglio, non tutti né sono a conoscenza.

L’Italia è la patria di tantissimi alimenti che sono amati e richiesti, tra questi troviamo il prosciutto crudo che non sempre si può acquistare fresco. Alcuni suoi formati, però, possono rappresentare un rischio per la nostra salute.

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Il prosciutto crudo del supermercato può essere un rischio per la salute – CheNews.it

Nella vita di tutti i giorni non sempre si ha la possibilità di consumare dei prodotti freschi ma, spesso, ci si rifugia in quelli preconfezionati che si trovano al supermercato. Alcuni prodotti confezionati, come il crudo, hanno al loro interno degli elementi a cui va data precisa attenzione.

Prima di procedere all’acquisto del prosciutto crudo confezionato al supermercato dobbiamo guardare bene l’etichetta. Il dettaglio da notare è stato evidenziato dalla pagina social Prevenzione a tavola (Pat): ecco di cosa si tratta.

Prosciutto crudo al supermercato, occhio all’etichetta: il dettaglio da non sottovalutare

Al supermercato sono sempre tante le opzioni a nostra disposizione, tra queste abbiamo diversi tipi di prosciutto crudo confezionato. Quando ci troviamo davanti agli scaffali, però, dobbiamo fare attenzione all’etichetta e alla possibile presenza di nitriti.

La maggior parte di questi prodotti contengono nitriti che, come riportato da Pat, sono conservanti il cui consumo eccessivo e costante è associato all’aumento del rischio di tumori all’esofago e allo stomaco. Ci sono, però, delle confezioni di prosciutto crudo in cui i nitriti non ci sono e, se vogliamo acquistare un prodotto del genere, meglio preferire i secondi rispetto ai primi.

Oltre ai nitriti, c’è anche un’altra voce che deve essere assolutamente attenzionata: la presenza di circa 5 grammi di sale per 100 grammi di prosciutto crudo. Sempre come riportato dalla pagina Protezione a tavola, le linee guida indicano come dose massima quotidiana proprio 5 grammi di sale. Con 100 grammi di crudo, quindi, siamo già sulla soglia e questo rappresenta un serio rischio dato che non ci limitiamo, nella giornata, a mangiare solo il prosciutto.

Infine, l’Airc sottolinea di come il consumo di carni lavorate debba essere necessariamente limitato o eliminato. In particolar modo, la nostra alimentazione dovrebbe essere composta da tre quarti di cibi vegetali. Dunque, sia sul crudo che sulle carni lavorate dobbiamo porre una certa attenzione per non incappare in dei problemi di salute. L’attenzione non deve essere massima solo se si tratta di consumo ma anche di conservazione dato che, molto spesso, facciamo un errore importante andando a conservare in frigo determinati alimenti. Anche questo scenario può portare ad aumentare il rischio di problemi di salute.

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