Ministero della Cultura: scopri tutte le opportunità di lavoro, una marea di assunzioni in vista

Il nostro Ministero della Cultura, in linea con un nuovo piano di sviluppo cominciato da circa un decennio, di conseguenza struttura governativa in continua evoluzione, cerca ancora oggi centinaia di figure professionali.

Per la precisione sono 518, da inserire nell’ambito di tutte le attività collaterali. Scopriamo di cosa si tratta, scaviamo a fondo nelle figure ricercate e nei requisiti richiesti.

Ministero Cultura Bando fonte adobe stock
Ministero Cultura Bando fonte adobe stock

Viviamo in una nazione, dove, nonostante la crisi economica, quello culturale rappresenta, da sempre, un moto perpetuo inesauribile. Le opportunità di lavoro, nella nostra bella e unica Italia, e non è affatto retorica, quelle legate ad un patrimonio culturale straordinario e unico al mondo, ci proiettano in cima al mondo.

Ministero della Cultura: la porta principale di un patrimonio immenso

Si aprono, in questo settore, costantemente, nuove porte occupazionali, per quanto riguarda figure specifiche che ogni anno, enti pubblici, regioni, aziende private, lo stesso Ministero in primis, che investono nel turismo, nella musica, nello spettacolo, nella storia, nell’archeologia, nell’arte, ricercano come nessun Paese è capace di fare. Anche perché l’indotto economico che l’Italia ricava dalla sua storia culturale di ieri e di oggi è altissimo.

Senza dimenticare che, come in passato, siamo ahimè capaci di sfruttare solo una piccola percentuale delle potenzialità culturali a nostra disposizione. Nonostante tutto ciò, ogni anno, diplomati e laureati, trovano impiego presso le attività direttamente collegate con il nostro Ministero della Cultura.

Intendiamoci, siamo di fronte a figure specifiche che altrove non potremmo mai trovare: e c’è da dire che i nostri professionisti, dai direttori di musei, agli archivisti, agli storici, ai ricercatori, possiedono capacità impareggiabili che li rendono ambitissimi anche all’estero.

Facciamo un passo indietro doveroso. Nel lontano 14 dicembre del 1974 nasceva il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, su impulso di Giovanni Spadolini, che ne fu il primo coordinatore.
Nel corso degli anni, il nome della struttura ha subito alcune modifiche, dovute all’ampliamento o maggiore definizione delle sue competenze. Dal 2013 è stato rinominato Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Ministero della Cultura: ecco il nuovo super bando di assunzioni

Il Ministero si occupa di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale italiano, quello unico al mondo: dal patrimonio archeologico a quello storico-artistico e architettonico, dal patrimonio paesaggistico a quello demoetnoantropologico.

Senza dimenticare i beni archivistici e librari, arrivando all’arte e all’architettura contemporanee e ancora gestione delle periferie urbane, cinema, dello spettacolo e del turismo e, infine, la cura delle collezioni dei musei e dei luoghi della cultura statale.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono le principali figure ricercate, in un momento storico dove, dopo la Pandemia, il mondo del lavoro pubblico e privato cerca di risalire la china.

Citiamo testualmente il bando della Gazzetta Ufficiale, senza dimenticare che lavorare per il Ministero dei Beni Culturali, con un eventuale contratto di assunzione a tempo indeterminato, richiede requisiti e capacità non indifferenti, correlate con le esigenze di una struttura da sempre all’avanguardia.

Le figure ricercate settore per settore

  • Archivisti. Le figure richieste sono 268. Le mansioni riguarderanno ricerca e catalogazione, garanzia e valorizzazione dei beni d’archivio.
  • Funzionari bibliotecari. A disposizione vi sono 130 posti. Le mansioni riguarderanno ricerca e catalogazione, garanzia e valorizzazione dei beni d’archivio e documentari.
  • Restauratori. Si ricercano 15 profili.
  • Architetti. Occorrono 32 nuovi profili.
  • Storici dell’arte. Si necessita di 35 nuovi esperti.
  • Archeologi. Occorrono 20 nuovi inserimenti.
  • Paleontologi. 8 posti a disposizione.
  • Demoetnoantropologo. 10 posti a disposizione.
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