Citazioni in tribunale? Attenti alla truffa: i dettagli del messaggio

Una pericolosa e-mail ha chiamato in giudizio tante persone. Una comunicazione che sta preoccupando sempre più ma si tratta di una truffa. Ecco i dettagli a cui prestare attenzione.

Il mondo criminale con l’avanzamento della rete si è sempre più adeguato. I truffatori non hanno perso tempo ed ha messo in campo delle tecniche per rubare soldi e informazioni delle potenziali vittime. La particolarità è che riescono a “travestirsi” anche da importanti autorità ma non sempre i dettagli sono corretti.

Truffa
Fonte foto: Canva

Quando si parla di truffa sappiamo bene come i criminali possano colpire in qualsiasi modo. Nel tempo sono riusciti a costruire un ambiente capace di renderli sempre più imprevedibili. Sentiamo spesso parlare di truffe che arrivano con il nome di importanti aziende ed enti. Questa volta, la comunicazione che preoccupa tante persone ha il nome della Direzione Generale della Polizia Giudiziaria direzione Protezioni Minori.

I cybercriminali riescono spesso a creare dei contesti dove è davvero difficile notare le differenze. Già qualche giorno fa è circolata una truffa con il nome della Polizia Postale. Una situazione che ha portato l’autorità a fare luce e a spiegare la loro gestione ufficiale. Questa volta, invece, è molto più semplice risalire alla frode. Vediamo insieme tutti gli errori.

La falsa e-mail della direzione della Polizia Giudiziaria: i dettagli della truffa

Ci sono certe comunicazioni che, quando arrivano, gettano una persona nella tensione e nella paura. A maggior ragione se la e-mail riguarda una citazione a giudizio da parte della sezione della protezione minori del dipartimento di Polizia. La lunga mail, però, presenta vari errori che fanno riconoscere subito la possibile truffa.

Come riportato al sito attentionline.it, l’e-mail porta il nome di Franco Gabrielli che si identifica come vertice dell’Europol. Lo stesso vi annuncerà che c’è stato un sequestro informatico di cyber-infiltrazione. Il materiale recuperato risalirebbe al 2009 e riguarderebbe esibizionismo, traffico sessuale e altre pesanti accuse. La comunicazione sarebbe per avvertire che diversi procedimenti sono stati aperti.

Nella mail si parla di contenuti privati trasmessi a diversi minori e altro materiale di questo tipo che sarebbe stato sequestrato. Continuando si chiede di fornire le giustificazioni per approfondire la vicenda e dare le giuste sanzioni. In caso non ci fossero queste giustificazione, ci sarebbe pronto un mandato d’arresto. Inoltre, ai piedi della comunicazione troviamo un indirizzo mail che a il nome proprio di Franco Gabrielli.

Quanto descritto è totalmente una truffa. Le forze dell’ordine non agiscono in nessun modo tramite e-mail. I loro canali ufficiali sono diversi. Questo è un tentativo per estorcere soldi e dati. Inoltre, se si legge bene la comunicazione vedremo tanti errori. Non solo di grammatica ma anche di parole non divise correttamente. Insomma, stiamo attenti alla truffa e in caso di dubbio, in qualsiasi momento, cerchiamo sempre di ottenere risposte da fonti ufficiali. Solo in quel momento potremmo essere decisamente più tranquilli.

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