Centro estetico, è lecito chiedere una caparra per le prestazioni?

È lecito che il centro estetico a cui ci rivolgiamo ci chieda di pagare una caparra per prenotare un servizio? Ecco qual è la risposta al quesito.

Soprattutto negli ultimi anni si sta generando una grande attenzione per il mondo del beauty e sono in tantissimi coloro che si affidano ai servizi che può offrire un centro estetico. Tante sono le prestazioni che si possono richiedere, che riguardano la bellezza del viso, la cura del corpo ecc.

Centro estetico
Pexel

Sempre più spesso però tali attività chiedono di versare una caparra che anticipi le prestazioni richieste e fissate per un appuntamento. Ma è lecito per questi centri fare determinate richieste? Di seguito scopriamone di più riguardo a tale argomento.

Centro estetico, la verità sul pagamento anticipato

Negli ultimi anni sta spopolando il settore del beauty e c’è sempre più gente che sceglie di prendersi cura del proprio corpo affidandosi alle cure di un centro estetico. Con l’avvento dei social la diffusione di beauty guru che danno consigli ai propri followers e informazioni su tutte le nuove novità nel campo, tale settore sta prendendo sempre di più piede. Cresce dunque esponenzialmente il numero delle persone che scelgono di provare a concedersi qualche prestazione in centri di questo tipo.

Quando si fissa un appuntamento in questi centri spesso però può capitare che venga richiesto un pagamento anticipato e cioè una caparra per tenere ferma la propria prenotazione. Un cliente dunque che vuole acquistare un determinato servizio dovrà a quel punto anticipare una piccola somma o bloccarla sulla propria carta di credito per potersi mettere in lista e fissare un appuntamento per quella particolare prestazione.

Successivamente, una volta che ci si ritrova nel centro per usufruire del servizio, quella somma versata anticipatamente ovviamente vale poi sulla totalità del prezzo. Chiaramente è bene specificare però che non tutti i centri di tale tipo richiedono una caparra, ma sicuramente è un fenomeno in crescita. Ma perché dilaga questa nuova politica? Principalmente per un motivo reale e cioè il continuo diffondersi di disdette last minute da parte dei clienti che non vengono comunicate con un largo anticipo.

Questo crea chiaramente nei confronti dei centri un danno economico, che dunque può essere risolto adottando tale politica. Questo è il motivo per cui principalmente diverse attività iniziano a valutare tale tipo di scelta in modo che anche in caso di disdetta non comunicata, quel particolare centro non andrà a perdere completamente l’incasso.

Regole giuridiche, cosa è bene sapere

Ma qual è principalmente il funzionamento di una caparra e quali sono le regole a livello giuridico che le riguarda? Principalmente il cliente deve essere sempre informato tempestivamente riguardo alla politica adottata dall’attività. Quest’ultima infatti dovrà comunicare al consumatore, su un sito internet oppure verbalmente, che la prenotazione per i propri servizi sarà presa soltanto dopo aver versato una caparra. Da qui capiamo che chiaramente ci deve essere un accordo con il cliente che dovrà accettare sul sito verbalmente di essere d’accordo con questo tipo di richiesta.

Cosa succede se il cliente manca all’appuntamento?

Ma che cos’è che accade realmente quando un cliente non si presenta all’appuntamento concordato con l’attività? Ogni centro in realtà può stabilire la propria politica anche in questo caso. Il cliente potrebbe ad esempio perdere un acconto versato o addirittura potrebbe vedersi addebitare la totalità del prezzo del trattamento che aveva richiesto, nonostante non sia stato eseguito. Quello che è importante dunque è informarsi bene precedentemente su quelle che sono le politiche scelte dall’attività a cui ci si rivolge.

È bene specificare anche che comunque la caparra può essere una nota positiva anche per il cliente stesso, se ad esempio fosse il centro a cui ci si rivolge a dover disdire l’appuntamento già preso o se si fosse costretti a dover aspettare troppo a lungo che arrivi il proprio turno nonostante l’orario concordato in precedenza. Qualora avvenissero uno dei due casi ad esempio sarebbe il centro ad essere tenuto a dover rimborsare al cliente anche il doppio della caparra.

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