La cucina in disordine fa mangiare meno? La risposta è inaspettata

Spesso ci si chiede come fare per mangiare meno. A differenza di quanto si pensi, trovare la cucina in disordine non porta ad un basso consumo di cibo. Uno studio ha rilevato qualcosa di inaspettato.

Per abbassare il consumo di cibo si tracciano vari percorsi. Un pensiero che fa capo a tantissime persone riguarda la cucina in disordine. Questo aspetto, per molti, porterebbe a mangiare di meno. Portando, in un certo senso, ad una dieta. La scienza, però, dice tutt’altro.

Mangiare meno
Fonte foto: Adobe Stock

Mantenersi in linea è un obiettivo di tanti. Le strade intraprese possono essere tante e una ci conduce, in maniera inaspettata, allo stato della cucina. Trovarsi in un ambiente in disordine non aiuta, però, a ridurre il senso di fame ma scatena l’effetto completamente opposto. Segno di come il pensiero di molti non rappresenti la realtà.

Il mangiare meno può essere messo in atto in qualsiasi situazione. A tal proposito, c’è la dieta lampo che fa perdere chili senza poi riprenderli. Se non si vuole seguire alcuna dieta, si può mangiare meno in base allo stato della nostra cucina. L’esperimento condotto dai ricercatori della Cornell University di New York ha portato alla luce una risposta inaspettata.

Come fare per mangiare meno? La risposta è avere una cucina in ordine

Come detto in precedenza, l’idea generale è che una cucina in disordine conduca a mangiare meno. L’università americana, tramite un esperimento fatto su 98 studenti, ha dato una risposta profondamente diversa.

I ricercatori hanno avvisato i volontari che avrebbero preso parte ad uno studio, senza dire lo scopo. Successivamente hanno diviso gli studenti in due gruppi. Al primo è stato dato spazio all’interno di una cucina organizzata e pulita mentre al secondo c’era un gran disordine con il piano cottura completamente sporco.

Ai volontari è stato detto di eseguire qualche test o qualche questionario. Nel frattempo erano stati serviti con qualche snack. Da qui si è evidenziato che chi faceva parte di un ambiente in disordine ha consumato in media 53 calorie in più rispetto ai membri dell’altro gruppo. Ed era proprio questo i risultati che gli esperti si aspettavano. La risposta, dunque, fa venir meno il pensiero generale. Ed è proprio per questo motivo che ha sorpreso quasi tutti.

L’ipotesi a questo atteggiamento riguarda il fatto che persone all’interno di un ambiente disordinato siano portate ad essere anche loro “fuori controllo“. Cosa che ha spinto quel gruppo a consumare in media più cibo dell’altro gruppo. Questa ricerca, dunque, ci sottolinea come i disordinati debbano prestare ancora più attenzione se si trovano in un regime di dieta.

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